2014-12-13 12:56:00

Messico: 400 pellegrini al minuto nel santuario di Guadalupe


Tra l’11 ed il 12 dicembre, sono stati circa 400 i fedeli che entrano, ogni minuto, nel corridoio elettromeccanico collocato ai piedi della immagine di Nostra Signora di Guadalupe, nel Santuario a lei dedicato in Messico, per ringraziarla per le grazie e i doni ricevuti durante l’anno. Con lacrime agli occhi e dopo aver pellegrinato per chilometri fino al Santuario, migliaia di persone provenienti da tutte le regioni del Paese pregano la loro Patrona. Quest’anno, su richiesta dei vescovi messicani, i fedeli sono stati invitati a indossare vestiti bianchi e pregare per un Messico in pace. “Nel giorno della Vergine, tutti quanti in bianco per la pace, come segnale del nostro  impegno a pregare e lavorare per la giustizia e la pace” si legge nella locandina diffusa dalla Conferenza episcopale messicana che ha chiesto di celebrare la Messa per questa intenzione.

Allo scoccare della mezzanotte di ieri, dopo il tradizionale canto de “Las Mañanitas - la  tradizionale serenata alla Vergine - il rettore della Basilica, mons. Enrique Glennie Graue, ha implorato l’intercessione della Vergine di Guadalupe perché il Signore conceda la pace ai messicani. Durante l‘omelia, il rettore del Santuario mariano ha evidenziato che “a tutti piace sentirsi guadalupani”, ma che tutti continuano a “vivere da pagani” e per questo ha esortato i presenti a far sì che l’allegria di questa festa non sia effimera, compiendo atti di bontà e di servizio per gli altri, senza diffidenza, senza invidia e senza rancore. Ore prima, durante i Vespri della vigilia, mons. Glennie aveva invitato i fedeli a “raccogliere la sfida di essere migliori, lavorare meglio, vivere con onestà e con più coerenza la vita cristiana”

Con la celebrazione della Festa di Guadalupe, l’episcopato ha avviato una campagna permanente per la pace per dare risposta all’emergenza umanitaria causata dalla crisi politica e sociale che vive il Paese. Inoltre, all’Assemblea plenaria dello scorso novembre, i vescovi hanno stabilito di rafforzare il piano pastorale delle diocesi nella dimensione della giustizia, della pace e della riconciliazione partendo da cinque aspetti: la preghiera per la pace, poiché essa è un dono di Dio che s’implora e si accoglie, una forte ed efficace campagna attraverso i mezzi di comunicazione, l’avvicinamento della Chiesa ai giovani nei luoghi e nelle condizioni in cui si trovano - accompagnando i loro sogni e spronandoli a partecipare all’edificazione della società - l’impegno delle diocesi nell’assistere le vittime della violenza e l’organizzazione di dibattiti nei diversi settori social, per raccogliere proposte e progetti capaci di rafforzare la ricostruzione sociale sulla verità e la riconciliazione. (A cura di Alina Tufani)








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