2014-12-13 12:58:00

45.mo ordinazione Francesco, gli auguri di un sacerdote di Buenos Aires


"Oggi è l’anniversario della mia ordinazione sacerdotale. Vi chiedo di pregare per me e per tutti i sacerdoti”. Così, con un tweet, Papa Francesco ha ricordato che il 13 dicembre del 1969 veniva ordinato prete. Nell’occasione, Alessandro Gisotti ha intervistato José María Zivano, ordinato sacerdote proprio dal cardinale Bergoglio 8 anni fa a Buenos Aires, e che vive ora al Collegio argentino a Roma:

R. – Per me, e anche per tutti i sacerdoti, specialmente quelli di Buenos Aires, è una gioia grande: quando il Papa era il cardinale Bergoglio, diceva già quello che dice anche ora: “Pregate per me”. Il Papa questo lo chiede sempre, e da cardinale diceva lo stesso e noi pregavamo sempre per lui e lui per tutti noi. Era un padre, per tutti noi …

D. – Fin dai suoi primi passi come sacerdote, e diremmo anche nella vocazione di Jorge Mario Bergoglio, c’è la misericordia: “Miserando atque eligendo” è il suo motto, da vescovo e da Papa …

R. – Sì, sì: sempre. Sempre, perché il cardinale diceva questo: che dobbiamo essere misericordiosi perché Dio è misericordioso con tutti noi. Il cardinale Bergoglio, a Buenos Aires, diceva che la misericordia è la cosa principale per un prete, perché Dio è misericordioso con tutti noi e noi dobbiamo fare lo stesso con la gente.

D. – Quali sono i ricordi più forti degli anni in cui lei era sacerdote e Bergoglio era il suo vescovo, a Buenos Aires?

R. – Per esempio, se lo chiamavo per chiedere un appuntamento, dopo dieci minuti mi richiamava il cardinale. Lui si occupava di noi tutti, sempre. Un uomo di Dio, veramente.

D. – In qualche modo, questa sua testimonianza conferma quello che Francesco dice ai vescovi: “Fatevi trovare sempre dai vostri sacerdoti” …

R. – Sì, sì: sempre, sempre, sempre! Dall’anno 1998, quando era diventato arcivescovo a Buenos Aires, al 2013, è sempre stato disponibile. Lo chiamava qualche prete, il cardinale era disponibile sempre. Per me è un esempio, un esempio in tutto; però, per quanto riguarda la disponibilità, è una cosa impressionante.

D. – Ultimamente, vi siete visti con l’ormai Papa Francesco – non più il cardinale Bergoglio – anche a casa Santa Marta. Può dirci qualcosa?

R. – Eh sì: per l’anniversario della mia ordinazione, che ricorreva il 18 novembre scorso; lui mi ha ordinato a Buenos Aires. Sono stato a Casa Santa Marta per celebrare la Messa e il Papa mi ha detto: “Otto anni? Otto anni da quando ti ho ordinato prete?!”. Una gioia immensa, perché era il Papa che lo diceva. Prima era stato il vescovo, però che il Papa ti dica questa cosa, a un prete comune, è una cosa bellissima!

D. – Quale augurio si sente di fare a Papa Francesco, il suo Vescovo, prima a Buenos Aires e poi a Roma, nel giorno del suo sacerdozio?

R. – Una gioia immensa di pregare con tutto il cuore, e la gioia di sapere questo: che il Papa guida tutta la Chiesa con la coerenza di vita del Papa, quando era nostro vescovo, con quella di ora, che è Papa di tutto il mondo, di tutta la Chiesa!








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