2014-12-02 14:06:00

Ucraina: Kiev-ribelli, accordo su tregua a Lugansk


Le Forze armate ucraine e i separatisti dell'autoproclamata repubblica di Lugansk hanno raggiunto un accordo per una tregua a partire dal 5 dicembre. È quanto annuncia l’Osce sul suo sito web. Sul terreno, però, si continuano a registrare scontri a fuoco e colpi di artiglieria. Fra le vittime, almeno due civile e due soldati ucraini. Mentre a Kiev si attende la formazione del nuovo governo annunciata per oggi pomeriggio. Il servizio di Marco Guerra:

"Un accordo in linea di principio", così la nota dell’Osce definisce la tregua – che scatterà il 5 dicembre – raggiunta tra Kiev e le autorità filo-russe della regione orientale Lugansk, dove si è continuato a combattere nonostante gli accordi di Minsk dello scorso settembre. Sempre l'Osce riferisce che il ritiro delle armi pesanti “comincera' il 6 dicembre" e che sarà istituita una zona cuscinetto larga 15-20 chilometri. I progressi su Lugansk sono stati raggiunti nell’ambito di un negoziato per un più ampio cessate-il-fuoco tra le forze di Kiev e i ribelli di tutta l'Ucraina orientale. Nel pomeriggio sono infatti previsti nuovi colloqui e una tregua temporanea è stata intanto raggiunta anche per la zona dell’aeroporto di Donetsk, sebbene ancora stamani si siano registrati in tutta la città intensi bombardamenti. Dal canto suo, l'esercito ucraino ha denunciato 52 attacchi contro le sue posizioni nelle ultime 24 ore. Intanto, i ministri degli Esteri dei 28 Paesi Nato, riunitisi oggi a Bruxelles, sono tornati a condannare “il potenziamento della struttura militare russa in Crimea” e quella che definiscono come la "deliberata destabilizzazione" dell'Ucraina orientale da parte di Mosca. Infine, sale l’attesa per il varo del nuovo governo ucraino. Il voto del parlamento sull'esecutivo è previsto per oggi pomeriggio. Secondo fonti vicine, al presidente Petro Poroshenko, tre ministri del nuovo gabinetto potrebbero esseri stranieri.








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