2014-12-02 13:46:00

Moldavia: Mons. Cosa auspica la via europea


“La via europea è quella giusta”. Ne è convinto mons. Anton Cosa, vescovo di Chisinau, commentando all'agenzia Sir le elezioni che si sono tenute in Moldavia. Anche se lo spoglio è al 91,8% dei seggi, le elezioni hanno prodotto un duplice risultato: la maggioranza dei seggi va alla coalizione dei partiti europeisti che appoggiano l’attuale governo, ma la maggioranza dei voti ha segnato la vittoria dei filo-russi, soprattutto con la nascita del nuovo Partito Socialista dell‘ex comunista Igor Dodon, che ha preso il maggior numero di consensi.

“Stiamo ancora vivendo - dice il vescovo Cosa - in una eredità della vecchia Unione sovietica” e due sono gli elementi che hanno incoraggiato i moldavi a votare “verso est”. Da una parte c’è una certa parte di popolazione che vive in Russia ed è rimasta legata agli ideali sovietici. Dall’altra la Moldavia risente di “un forte ed evidente influsso politico dell’elemento russo nella sua politica”.

D’altra parte - osserva mons. Cosa - “la Russia non vuole perdere questo filtro geo-politico che rappresenta la Moldavia perché non vuole avere qui la Nato. Per questo fa di tutto per impedire che il Paese si rivolga all’Europa, sostenendo politicamente ma anche per varie vie, questi partiti filo-russi”. “La Moldovia - dice allora il vescovo - ha bisogno di tranquillità, prima di tutto. Mi auguro che queste elezioni possano dare delle certezze perché il percorso europeo incominciato alcuni anni fa dalla Moldavia, non cambi”. 

“Il Paese ha poi bisogno di politici seri - aggiunge il vescovo - e non di persone che giocano a far politica dicendo un giorno di essere con l’Europa e l’altro giorno con la Russia. La nostra classe politica moldava ha già scelto l’Europa e una gran parte della popolazione lo desidera. Ci sono valori fondamentali che ci uniscono all’Europa e sono la speranza di una vera democrazia, la lotta contro la corruzione e il rispetto della dignità umana”.

La Moldavia è il più povero Paese d’Europa: il Pil pro capite a parità di potere d’acquisto è un decimo di quello italiano. “Nessuno - dice mons. Cosa - verrà dall’Europa a dar da mangiare ai nostri poveri. Però c’è la speranza che in Europa, la Moldavia possa riprendersi più velocemente possibile. Questo è l’augurio, che cresca in Moldavia la forza economica così che la nostra gente abbia un lavoro e ben pagato. Noi come chiesa abbiamo scelto di seguire la via della solidarietà con i poveri, ma non possiamo limitarci a vivere di assistenzialismo: i nostri poveri hanno bisogno di crescita dell’economia, con investimenti e creazione di posti di lavoro”. (R.P.)








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