Quasi 10mila in tre giorni : tanti sono, secondo l’Onu, i rifugiati in Niger, tra il 24 e il 26 novembre, scappati dalla vicina Nigeria devastata dalle violenze . Ieri un nuovo attentato ha colpito la città di Yola, nel nord est causando almeno 40 morti. E i sospetti tornano a cadere sugli islamisti di Boko Haram. Il servizio di Giulio Albanese:
Nuova strage nella tormentata nordorientale della Nigeria. Una bomba è esplosa ieri in una stazione di autobus nella città di Yola, uccidendo almeno 40 persone. Tra le vittime, vi sarebbero 5 militari. Come al solito non c'è stata alcuna rivendicazione immediata, ma è chiaro a tutti che dietro questo ennesimo devastante attentato ci sono i Boko Haram. L'esplosione, che ha provocando l'incendio di diversi autobus, è avvenuta nella capitale dello stato di Adamawa, non lontano dal confine con il Camerun: una zona, peraltro, dove gli estremisti Boko Haram seminano morte e distruzione dando del filo da torcere all’esercito e alle forze di sicurezza nigeriane. Basti pensare che solo lunedì scorso i ribelli hanno preso il controllo della città di Damasak, sempre nello stato di Borno, vincendo una battaglia dopo l’altra.
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