2014-11-25 10:42:00

Telegrammi di sorvolo del Papa a Italia, Svizzera, Francia e Germania


Un grazie per la loro "compagnia" e l'augurio che non risulti "troppo faticoso" il lavoro di una giornata comunque molto serrata. Con queste parole Papa Francesco ha salutato sul volo che lo portava a Strasburgo i giornalisti presenti a bordo, promettendo di essere a loro "disposizione, come al solito", al momento del volo di rientro in Italia.

Intanto, durante il volo verso Strasburgo, Papa Francesco aveva inviato i consueti telegrammi di saluto ai capi di Stato dei Paesi sorvolati, Italia, Svizzera e Francia. Al presidente Giorgio Napolitano, il Papa ha espresso “fervidi auspici per il benessere spirituale civile e sociale” del Paese, ai quali il presidente italiano ha risposto dicendosi “certo” che gli interventi di Francesco al Parlamento europeo ed al Consiglio d'Europa “infonderanno nuova fiducia a coloro che, nel pieno di una crisi che non è solo economica e finanziaria, ma anche sociale e morale, faticano a coltivare la speranza di un futuro migliore”.

Le “sue parole – ha soggiunto Napolitano – sapranno stimolare anche nelle istituzioni europee un'attenta e quanto mai necessaria riflessione sui valori e sugli ideali che furono alla base del progetto europeo e che devono oggi guidarci nella costruzione di un continente più coeso e in grado di svolgere una positiva azione a favore della pace, dello sviluppo e di una sempre maggiore solidarietà”.

Nel telegramma di saluto al presidente francese, François Hollande, il Papa ha in particolare formulato per la Francia e tutta l’Europa, “nel centenario dell'inizio della prima guerra mondiale”, “voti ardenti di pace e prosperità”. Simili nel contenuto anche i telegrammi del Papa inviati durante il volo di rientro a Roma ai presidenti francese, tedesco, svizzero e italiano.








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