2014-11-24 15:03:00

Cei, Giornata sostentamento clero: aiuto per 38 mila preti


La Chiesa italiana vive oggi la Giornata nazionale per il sostentamento dei sacerdoti, un sostegno fondamentale per i 38 mila preti diocesani, dei quali circa tremila sono anziani e malati. Federico Piana ne ha parlato con Matteo Calabresi della Conferenza Episcopale Italiana:

R. – Bisogna fare chiarezza sul come si sostengono i sacerdoti. Noi abbiamo fatto un sondaggio in cui risultava che addirittura tra i cattolici praticanti il 56% pensava che i sacerdoti fossero sostenuti direttamente dal Vaticano. Invece non è così. Sappiamo che i sacerdoti sono affidati alla comunità ecclesiale e quindi siamo noi che, per primi, dobbiamo sostenere i sacerdoti. Questo è il primo motivo importante, ovviamente: fare chiarezza. Il secondo è che i sacerdoti annunciano il Vangelo e quindi cosa c’è di più importante di questo? Un’altra motivazione molto importante è che in un periodo di crisi economica i sacerdoti sono diventati quasi un ammortizzatore sociale: intervengono cioè in quelle situazioni di particolare povertà, in aiuto dei più deboli. In un periodo come questo, con l’Italia in crisi, i sacerdoti hanno una presenza veramente capillare. Quindi, per questo credo che sia importante sostenerli anche economicamente.

D. – Ci può raccontare a cosa servono queste offerte che vanno in favore dei sacerdoti?

R. – Il sistema di sostegno economico alla Chiesa in Italia si basa su due pilastri: uno è 8x1000 e l’altro sono queste offerte per il sostentamento del clero. Le offerte che vengono donate vanno, appunto, all’Istituto centrale per il sostentamento del clero, che le ridistribuisce in maniera perequativa ai sacerdoti che hanno più bisogno. Quindi, l’Istituto centrale avviene proprio lì, dove ci sono quei parroci che magari operano in una parrocchia di montagna e dove ci sono pochi abitanti, oppure parroci in territori particolarmente poveri e dove non riuscirebbero a ricevere il sostentamento necessario per questi motivi. Oltre anche ai sacerdoti che sono in pensione o che sono malati, che ricevono il sostegno dall’Istituto centrale.

D. – Dobbiamo anche ricordare che questo aiuto economico ai sacerdoti poi ci ritorna dal punto di vista sociale…

R. – Certo, assolutamente sì. Si tratta di un ammortizzatore sociale in qualche modo: intervengono proprio lì ad aiutare i più deboli della nostra società. C’è un sacerdote in Sicilia, ad esempio, che accoglie i migranti. Appena arrivano, senza speranza, senza un soldo, senza di che mangiare e di che vestire, li accoglie per le prime necessità.

D. – Le donazioni sono aumentate o diminuite in questi anni?

R. – Purtroppo, le offerte sono in costante calo da qualche anno… L’anno scorso, c’è stata una bella inversione di tendenza nel numero degli offerenti. Quindi, in qualche modo sono cresciuti gli offerenti, anche se la cifra si sta andando a ridurre anno dopo anno.

D. – Come si possono aiutare i sacerdoti? Qual è il modo per poterli aiutare?

R. – Il modo più semplice e immediato è andare sul sito insiemeaisacedoti.it e fare una offerta con la carta di credito, oppure ci si può recare al proprio istituto diocesano per il sostentamento del clero oppure fare un bollettino di conto corrente postale alla Posta.








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