2014-11-17 16:55:00

L'ass. Cutini: collaboriamo col Viminale, sul mio posto lasciamo fare al Sindaco


Su Tor Sapienza, "lo Stato non doveva dare dimostrazione di forza, non deve mostrare i muscoli, di fronte". Cosi' il sottosegretario all'Interno Domenico Manzione. Intanto i residenti del quartieri, dopo i disordini per la presenza del centro d’accoglienza, si preparano all’incontro col sindaco Marino. Ieri Marini aveva detto che "il caso Tor Sapienza è il risultato di 12 anni di gestione sbagliata del progetto di accoglienza elaborato dal Viminale”. Abbiamo sentito l’assessore alle politiche sociali del Comune di Roma Rita Cutini

 

R. – Da un anno e mezzo su queste tematiche la collaborazione con il ministero, con il Viminale è più che ottima. Tor Sapienza nasce nel 2011 come un centro per minori stranieri non accompagnati, chiaramente in un modo veramente complicato: con più di 150 minori, in modo veramente molto emergenziale e poco qualificato. Noi, in questo anno e mezzo, abbiamo reso quella struttura più piccola, ci sono 36 richiedenti asilo, 36 minori non accompagnati e dieci ragazzi che fanno un percorso di semi-autonomia, tra cui anche alcuni italiani. Quindi, è evidente che per noi il modello è quello delle accoglienze piccole, capillari …

D. – Ma secondo lei su Roma c’è una pressione eccessiva, in questo momento?

R. – Ma, io direi il contrario. Proprio in seguito al naufragio di Lampedusa, tutto lo ricorderanno, il 3 ottobre 2013, abbiamo a Roma inteso una collaborazione rinnovata con tutti i vari livelli istituzionali, tra cui il Viminale. La presenza dei richiedenti asilo sul territorio è stata meglio organizzata, in modo più strategico. Quindi le presenza che noi avevamo a Roma in modo confuso, non accolto erano dalle 16.000 alle 22.000 dello scorso anno e sono passate, a seconda delle stime a un numero non superiore a 10.000.

D. – Una parte, però, del Partito democratico romano si dice scontento del suo operato. Lei che cosa pensa di fare?

R. – Chi è un po’ un cultore della materia, sa che è un anno che il mio nome gira sempre a proposito di rimpasti. Per Tor Sapienza è evidente che ci siamo trovati di fronte a un episodio chiaramente di una certa gravità, che ha riguardato un centro che era impegnato in un percorso di accoglienza e di presenza qualificata dei cittadini richiedenti asilo nel nostro territorio. Su questo noi dobbiamo lavorare e dobbiamo lavorare tutti e tutti di più, anche le forze politiche.

D. – Dunque, l’assessore Cutini rimane al suo posto …

R. – Lì c’è tutta una questione politica che il Pd sta ponendo al sindaco e quindi io direi: lasciamo fare al sindaco. Direi questo: lasciamo fare al sindaco.

D. – Assessore, però c’è bisogno di recuperare un po’ di tempo sulle politiche sociali? Perché, per esempio, Roma ancora non ha individuato i beneficiari della social card …

R. – Noi, con la “carta acquisti” siamo partiti sei mesi dopo le altre città, e in questo anno e mezzo possiamo dire di aver quasi recuperato del tutto i sei mesi di ritardo.

D. – Dunque, diciamo che tra qualche mese saranno individuati i beneficiari?

R. – No, no, no: molto prima! Diciamo che tra qualche giorno, tra poche settimane saremo in grado di poter dare tutte le indicazioni su questo in una conferenza stampa








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