400 esperti provenienti da tutto il mondo, rappresentanti di 14 religioni, partecipano al colloquio interreligioso internazionale sul tema “La complementarietà tra uomo e donna” aperto questa mattina in Vaticano. I lavori si concluderanno mercoledì pomeriggio. Il servizio di Paolo Ondarza:
Il maschile ha bisogno del femminile, solo nell’unione con l’altro sesso si può essere completi, la complementarietà uomo-donna è una garanzia per il futuro della società. Sono concetti condivisi da ebraismo, cristianesimo, islam, da tutte le 14 religioni presenti per tre giorni in Vaticano insieme a 400 esperti provenienti da tutto il mondo che, a vario titolo, evidenziano, a fronte delle sfide poste dalla contemporaneità, il valore fondante della famiglia costituita da un uomo e una donna. 4 i dicasteri vaticani coinvolti nell’evento: i Pontifici Consigli per la Famiglia, il Dialogo Interreligioso, l’Unità dei Cristiani e la Congregazione per la Dottrina della Fede, il cui prefetto, il card. Gerhard Müller, questa mattina ha aperto i lavori. Ascoltiamo la sua riflessione:
R. - Questo colloquio è stato preparato da tanto tempo. Sono coinvolti quattro dicasteri della Curia romana. Il Santo Padre ha sottolineato l’importanza del matrimonio, della famiglia, un grande tema di questo Pontificato poiché è un tema molto urgente per tutta l’umanità. Il matrimonio non è solo un tema della teologia cattolica della nostra Chiesa, ma è inserito nell’ordine della creazione. Per tutte le grandi religioni del mondo il rapporto fra uomo e donna nel matrimonio è un tema fondamentale. Senza famiglia, senza figli, non c’è un futuro, non c’è speranza; senza l’amore del padre e della madre verso i figli non c’è una buona evoluzione dell’identità personale e relazionale dell’individuo e della società. La dignità umana non viene solo garantita dalle istituzioni pubbliche, ma comincia dall’esperienza di essere amati dai propri genitori, dal crescere insieme con i fratelli, nonni e zii …
D. - Il Papa aprendo i lavori ha ricordato come oggi il valore della famiglia, il matrimonio, sia in crisi … Messo in crisi da una cultura del provvisorio: spesso il matrimonio e il concetto della famiglia, così come la differenza tra uomo e donna, sono concetti strumentalizzati e fraintesi da una visione ideologica …
R. – Sì, il Santo Padre ha detto in modo molto chiaro che il concetto della famiglia, del matrimonio, non è un concetto culturale, nato con una cultura e quindi destinato a sparire, ma è una dimensione basica, elementare che fa parte dell’essenza umana. Non dobbiamo lasciarci confondere e spaventare dalle ideologie di oggi. Noi abbiamo i migliori argomenti dalla nostra parte: è evidente che senza la famiglia, che passa per il matrimonio, per l’amore tra uomo e donna, non c’è sviluppo dell’umanità. Tutti noi siamo creati a immagine di Dio. Possiamo esprimere l’amore che Dio ha verso di noi, attraverso la coppia: nella coppia un uomo e una donna diventano padre e madre dei loro figli.
D. - Quindi è importante parlare e dare valore al concetto di legge naturale, forse mal compreso nel dibattito contemporaneo..
R. - Lex naturalis, legge naturale, non è una legge emanata da un parlamento, ma è una legge in senso analogico. La lex naturalis è il piano salvifico che Dio ha dato alla sua creazione; è il suo amore, presente nella nostra coscienza, nella nostra capacità di distinguere tra ciò che è bene e ciò che è male, di riconoscere il vero dal falso, dalla bugia, implica anche l’intelligenza, la ragione dell’uomo.
D. - Per concludere, il suo auspicio per queste tre giornate di studio, di confronto …
R. – Che venga evidenziata l’importanza dell’amore-unione di un uomo e di una donna che avviene in libertà; la responsabilità verso i figli, che hanno bisogno della presenza dell’amore dei loro genitori. L’amore dei genitori è come il sole e la pioggia per il figli: senza questo sole e questa pioggia nessuna pianta può crescere.
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