2014-11-17 07:56:00

Ancora alta l’emergenza maltempo . Almeno 3 le vittime


Il maltempo continua a flagellare l’Italia. Almeno 3 le vittime. Le regioni più colpite sono la Lombardia, il Piemonte e la Liguria, dove oggi sono attesi per sopralluoghi il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Delrio e il capo della Protezione civile Gabrielli. Alta emergenza anche in Francia, dove i morti sono almeno 5. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il bilancio delle ultime ore è pesantissimo. In provincia di Varese, in Lombardia, una frana ha provocato la morte di una sedicenne e del nonno. Ad Alba, in Piemonte, una ragazza è annegata dopo che la sua auto è stata travolta da un torrente. Nell’entroterra genovese, risulta ancora disperso un uomo uscito di casa per mettere in sicurezza la propria auto. Sempre in Liguria, almeno 70 feretri sono finiti in un torrente dopo il crollo di un muraglione di un cimitero. Il premier Matteo Renzi sottolinea che non è questo il momento delle polemiche ma della ricostruzione. Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, esorta tutti i genovesi a non lasciarsi abbattere da questi gravi avvenimenti. L’emergenza resta alta e le ultime previsioni meteo confermano che proseguono gli effetti della perturbazione atlantica. Attese forti piogge che già hanno colpito il sud della Francia, dove nei giorni scorsi, a causa del maltempo, sono morte almeno 5 persone.

Sull’ennesima tragedia nel Varesotto su cui è stata aperta un'inchiesta, Cecilia Seppia ha sentito Graziella Giacou, sindaco di Laveno Mombello, dove una ragazza di 16 anni e suo nonno sono morti dopo che la loro casa è stata travolta da una frana:

R.  – Naturalmente l’inchiesta viene aperta perché ci sono due vittime. In ogni caso tutto il territorio del lago, ma soprattutto Laveno-Mombello è molto delicato dal punto di vista idrogeologico, anche se il monitoraggio è stato continuo, però prevedere le frane diventa quasi impossibile. Qui, tra l’altro, non c’era stata fatta alcuna segnalazione di fuoriuscita d’acqua perché di fatto si tratta di acque interne che lavorano quando ci sono tantissime precipitazioni come quest'ultimo mese.

D.  – Oltre a questa tragedia ci sono state diverse emergenze nella notte, anche nei giorni scorsi, so che avete dovuto trovare un rifugio a diverse famiglie evacuate…

R. – Sì, c’è stata un’altra frana circa 10 giorni fa che ha praticamente coinvolto due abitazioni con tre famiglie che vivevano in queste case, che sono state evacuate e sono state messe in sicurezza. Di fatto, la frana anche lì è stata molto importante però siamo riusciti ad arrivare in tempo e non è successo niente alle persone. Ci sono stati grandissimi danni alle abitazioni e altri casi di smottamenti, però di lieve entità. Purtroppo il livello di rischio in questa zona è alto, siamo sempre in emergenza.

D. – Immagino che la gente sia spaventata però c’è anche grande solidarietà tra le persone, tra i cittadini, si stanno tutti dando da fare in questo momento..

R.  – Sì, le persone sono state vicine alla famiglia, perché la famiglia con una disgrazia di questa natura era sotto choc. Hanno trovato, stanotte perlomeno, rifugio presso amici. Adesso noi abbiamo sistemato i parenti delle vittime, in questi giorni poi troveremo anche un appartamento perché di fatto qui la casa è inagibile e non so per quanto tempo lo resterà.

D. – La situazione del tempo invece com’è? Si può sperare in un po’ di tregua?

R. - Purtroppo vicino anche alla frana abbiamo dovuto evacuare altri appartamenti perché le previsioni del tempo sono ancora brutte per altri due o tre giorni, quindi per sicurezza abbiamo spostato le persone per metterle tranquille, perché con uno choc del genere bisognava tranquillizzarle e proprio per precauzione abbiamo preferito spostarle.

D.  – Vi sta dando una mano anche la Caritas, le parrocchie di Laveno-Mombello...

R. – Sì tutti. In questo momento abbiamo la situazione in un certo senso sotto controllo. Abbiamo una squadra della Protezione Civile molto attiva. Ci sono gli “angeli dei sindaci”, purtroppo dobbiamo dire che siamo protetti dai volontari. Ci sono poi i carabinieri, le forze di polizia locale… Insomma tutti ci stiamo dando una mano e riusciamo a gestire la situazione.








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