2014-11-15 19:13:00

Crisi ucraina domina G20. Smentita partenza anticipata di Putin


Le tensioni tra Russia e Occidente sull'Ucraina - e il giallo sulla partenza anticipata del presidente russo Vladimir Putin dai lavori - hanno caratterizzato la prima giornata del vertice G20 a Brisbane, in Australia. Ce ne parla Giada Aquilino:

Il rilancio della crescita economica, il clima e l’emergenza Ebola messi in ombra dalle tensioni sulla crisi ucraina, tanto che dalla delegazione russa filtra la notizia della decisione di Putin di lasciare il summit prima del previsto, a causa del “clima di ostilità” che lo avrebbe accolto. Tempo pochi minuti e arriva la smentita direttamente dal Cremlino. Il presidente Usa, Barack Obama, ha comunque definito la politica russa in Ucraina “una minaccia per il mondo”. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha proposto nuove sanzioni. Gli australiani si sono detti indignati per le esercitazioni della marina militare di Mosca a poca distanza dalle loro acque territoriali. Sugli altri temi, i ‘grandi della Terra’ si sono impegnati a “sradicare” l’epidemia di Ebola che in Africa occidentale ha già provocato 5mila morti. Tre miliardi di dollari sono l’impegno di Obama a favore dei Paesi emergenti per combattere i cambiamenti climatici, dovuti ai gas serra e all'inquinamento. Su crescita e lavoro i leader del G20 si sono detti convinti che “l'austerità non basta”. Il capo della Casa Bianca, sostenendo il premier italiano, ha esortato ad agire per “stimolare la domanda, investire di più e creare posti di lavoro”. Renzi ha poi avuto un veloce scambio di battute con il premier indiano Narendra Modi, definito “interessante” dal capo del governo, soprattutto in relazione al caso - irrisolto ormai da mille giorni - dei due maro'.








All the contents on this site are copyrighted ©.