2014-11-12 14:01:00

Apec: disegnati nuovi equilibri tra le superpotenze


Un’unica area di libero scambio regionale tra i 21 paesi dell’Asia Pacifico, un nuovo target di riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2025 e nuove intese sul gas tra Cina e Russia. Questi, tra i più importanti risultati del vertice Apec di Pechino, che secondo alcuni osservatori ha ridisegnato profondamente i rapporti di forza tra le superpotenze a confronto. E’ così? E in che termini ? Gabriella Ceraso  lo ha chiesto a Rosella Ideo esperta di Storia politica e diplomatica dell’Asia Orientale:

R. – C’è stato, più che un riassetto, quasi un’istituzionalizzazione di una nuova Cina assertiva ed estremamente importante sul piano internazionale che sta dicendo al mondo: “Io sogno il mio sogno cinese”. La Cina non si ispira più agli Stati Uniti come a un modello, ma il suo sviluppo avviene con tutte le caratteristiche tradizionali e culturali cinesi. In questo senso, la cosa importante è la proposta di quest’area di libero scambio Asia-Pacifico, che si contrappone al “Trans-Pacific Partnership” degli Stati Uniti che escludono Cina e Russia. È come dire che adesso la Cina si riposiziona in quello che considera il suo naturale ambiente di influenza, ovvero l’area asiatica.

D. – Cina, che si rafforza anche sul fronte russo - un po’ marginalizzando gli Stati Uniti- con le intese sul gas e sull’uso delle rispettive valuteper i contratti energetici?

R. – La Russia e la Cina hanno sempre giocato insieme contro gli Stati Uniti. Però, in questo momento la mano forte a poker ce l’ha la Cina, cosa che non piace ovviamente a Putin.

D. – Invece come valuta il nuovo target sulla riduzione delle emissioni del gas serra varato tra Stati Uniti e Cina?

R. – Io lo leggo come un segnale politico importante, perché la Cina pur non avendo preso degli impegni precisi, ha convenuto che farà di tutto per adempiere a quello che è un obbligo internazionale.

D. – Siamo di fronte a una realtà internazionale sempre più collegata e connessa o c’è di nuovo il rischio di formazione di blocchi contrapposti?

R. – Più aree di influenza ci sono, più blocchi economici soprattutto, ma anche politici, e meno c’è il pericolo, secondo me, che si arrivi a uno scontro che sarebbe veramente letale.








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