2014-11-08 10:53:00

Jagland, Consiglio Ue: ispirazione Wojtyla aiutò caduta Muro Berlino


Ancora oggi sono diversi i “muri” che restano nelle società europee. L'affermazione è di Thorbjørn Jagland, segretario generale del Consiglio d’Europa, sullo sfondo delle celebrazioni per il 25.mo della caduta del Muro di Berlino. Al microfono di Fausta Speranza, Jagland ricorda il ruolo di Giovanni Paolo II nel processo che portò al crollo del Muro e le questioni gravi che oggi dividono:

R. - John Paul II was a great inspiration at the time, and was very important…
Giovanni Paolo II fu una grande ispirazione, all’epoca, e fu molto importante per quello che avvenne. Il processo iniziò in Polonia, con Lech Walesa: Giovanni Paolo II era un forte punto di riferimento per tutti coloro che chiedevano la pace. L’anno dopo la caduta del Muro di Berlino, lui venne al Consiglio d’Europa. In seguito, abbiamo incluso tutti quei Paesi che hanno ritrovato la libertà in seguito alla caduta del Muro di Berlino. Ora, dobbiamo nuovamente incentrare l’attenzione non sulla libertà intesa come diritto di voto e libertà di espressione, ma in quanto diritto di essere inclusi nella società. Quindi, ancora una volta il Papa, questa volta Papa Francesco che verrà il 25 novembre, può svolgere un ruolo importante nella costruzione di ponti e nell’abbattimento dei muri. Ci sono così tante persone escluse, persone che non hanno voce… Si sta costruendo una sorta di nuovo “Muro di Berlino” in tutte le nostre società: tra coloro che hanno lavoro e sono inclusi nella società e coloro che invece ne sono stati esclusi. Molte minoranze che subiscono aggressioni, un crescente nazionalismo, estremismi in aumento… Così, in un certo modo, la storia si sta ripetendo, nel continente, ed è per questo che dobbiamo concentrarci di nuovo sui valori che abbiamo in comune.








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