2014-11-08 11:44:00

El Salvador ricorda la strage dei 6 Gesuiti all’Università cattolica


“La Compagnia di Gesù condanna questa barbara violenza che ha già fatto tante altre vittime tra la popolazione di El Salvador. Spera e prega che il sangue di questi nostri fratelli non sia versato invano. Confida che la vita e i diritti di tante altre persone della Chiesa e del popolo salvadoregno, che sono state minacciate, siano rispettate, e che una pace giusta si imponga alla coscienza di tutti”. Con queste parole il Preposito generale della Compagnia di Gesù informava, il 16 novembre 1989, del barbaro assassinio a colpi di mitraglietta, di 6 Gesuiti e di due donne, avvenuto all’Università Cattolica Centroamericana (Uca) di El Salvador.

Furono uccisi i padri Ignacio Ellacuría (Rettore), Segundo Montes (Superiore della comunità), Ignacio Martín-Baró (Vicerettore), Amando López (Professore), Juan Ramon Moreno (Professore) e Joaquin Lopez (Direttore nazionale di “Fe y Alegria”). Le due donne assassinate erano la cuoca Julia Elba e sua figlia Celina Ramos.

I sei Gesuiti erano impegnati nel campo della formazione e dell’educazione, soprattutto dei più poveri, nella difesa dei più deboli, nella rivendicazione dei diritti umani, nell’accoglienza dei rifugiati. Negli anni 80 furono diverse decine di migliaia le vittime della guerra civile che insanguinò il Paese, e ancora oggi preoccupa il diffuso clima di violenza, come più volte hanno denunciato i vescovi locali.

Secondo le informazioni pervenute all’agenzia Fides, la Compagnia di Gesù ricorderà i Gesuiti assassinati 25 anni fa con diverse manifestazioni (celebrazioni, conferenze, tavole rotonde, proiezioni) in molte città della Spagna, dal momento che cinque di loro erano spagnoli, come anche a San Salvador, dove l’Uca ha aperto un sito internet dedicato all’anniversario e alle iniziative collegate. (R.P.)








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