2014-11-05 08:16:00

Lenta la crescita di Eurozona: attesa per riforme


Previsioni negative per l’economia Ue. La commissione europea ha tagliato ieri le stime per la crescita dell'intera Eurozona, passate per il 2015 da un +1,7% a un +1,1. Il suggerimento è continuare  sul cammino delle riforme strutturali. 'Non imminente' la ripresa della Francia,'deludente' quella della Germania  sollecitata a fare investimenti. Male anche l’Italia con un debito che salirà fino al 133,8% l’anno prossimo, a causa del Pil piatto e dei pagamenti dei debiti alla Pa. E i dati mandano giù le Borse. Il servizio di Giovanni Del RE

La crescita in Europa è più lenta e fragile del previsto e servono investimenti   . E' il messaggio delle ultime previsioni economiche pubblicate ieri dalla Commissione Europea. Vengono rivisti i tassi di crescita dell'Ue nel suo complesso per il prossimo anno dal 2% delle previsioni di primavera all'1,5, e per l'eurozona la correzione è dall'1,6% all'1,1%. Il 2014 vede l'Italia ancora in recessione, la Francia in ristagno, mentre persino la prospera Germania vede ridursi un poco le sue previsioni di crescita. Elevatissima resta la disoccupazione, con una enorme disparità tra il 5% della Germania e oltre il 25% di Grecia e Spagna. «Tutti, a ogni livello, nazionale e Ue - ha detto il neocommissario agli Affari economici Pierre Moscovici - dobbiamo assumerci le nostre responsabilità per fare il massimo per l'occupazione e la crescita». «La Commissione Europea metterà a frutto tutti gli strumenti e le risorse a disposizioni per rilanciare crescita e occupazione» gli ha fatto eco il Jyrki Katainen, suo predecessore e ora vicepresidente alla Crescita. Chiave sono gli investimenti, dicono entrambi,  rinviando al piano da 300 miliardi promesso dal nuovo presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, anche se Bruxelles non rinuncia alla necessità di mantenere i conti pubblici in ordine. In proposti, insoddisfazione rimane con la Francia per il deficit, e l'Italia che, dice la Commissione, non sta ancora facendo abbastanza per ridurre il suo elevatissimo indebitamento. A fine mese il responso sulle finanziarie dei 18 membri dell'euro. Da Bruxelles, per rv, gdr.

 

 

.








All the contents on this site are copyrighted ©.