2014-11-04 14:56:00

Italia, boom di migrazioni interne. Ma la politica lo ignora


"Le migrazioni interne all'Italia hanno una lunga storia ma negli anni più recenti, a seguito della crisi economica, hanno ripreso vigore ed intensità". Michele Colucci, ricercatore dell'Istituto di studi sulle società del Mediterraneo, è reduce dalla redazione del primo rapporto su questo fenomeno  ('L'arte di spostarsi. Rapporto 2014 sulle migrazioni interne in Italia' edito da Donzelli) e sa bene quanto questa tematica oggi sia assente dal dibattito pubblico. E dall'agenda politica.

"Questo avviene- spiega Colucci- perché la discussione mediatica e parlamentare molto spesso si concentra solo sull'arrivo degli stranieri. Nulla si dice, ad esempio, sul fatto che le migrazioni interne interessano oltre un milione e mezzo di persone, 250mila delle quali non italiane".

E già, perché a ben guardare i dati del rapporto, si scopre che gli immigrati stranieri sono coloro i quali hanno un tasso di mobilità interna tre volte più elevato degli stessi italiani, spostandosi sopratutto da Sud verso NordDice Colucci:" Rispetto alle migrazioni della seconda metà del secolo scorso, le più potenti 'calamite' oggi non sono Piemonte e Lombardia ma Emilia Romagna e Trentino, con un aumento medio del 2,5 per mille abitanti".

Neanche a dirlo, il primato negativo spetta alle regioni del Sud, Campania in testa: qui la media degli 'abitanti perduti' si aggira intorno al 7%. Una catastrofe.








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