2014-11-03 17:06:00

Lo Stato islamico decapita 8 ribelli siriani


Ancora orrore da parte del sedicente Stato islamico che ha decapitato e poi crocifisso 8 miliziani siriani anti-regime nell’est della Siria. Il Kurdistan, intanto, ha annunciato la liberazione di circa 200 yazidi dietro pagamento di un riscatto all’Is. Il servizio di Debora Donnini:

 

Gli 8 decapitati erano oppositori al governo di Assad in Siria, di gruppi più moderati,  e si erano arresi dopo che l’Is aveva promesso un’amnistia per chi avesse deposto le armi. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani aggiungendo che i cadaveri degli otto, giustiziati dagli uomini dell’Is ad Albu Kamal,  al confine con l’Iraq, sono stati poi crocifissi. Lo stesso Osservatorio fa poi sapere che oltre 200 persone, di cui 74 bambini, sono morte in Siria nelle ultime due settimane sotto i bombardamenti dell'aviazione di Damasco. I curdi siriani, intanto, stanno riconquistando posizioni a Kobane grazie all’aiuto di peshmerga iracheni e ribelli siriani. Violenza anche sul fronte iracheno. Lo Stato islamico continua l’uccisione di membri della tribù rivale Albunimr:  322  i morti nell’ultima settimana. Trentadue jihadisti dell’Is sono stati invece uccisi dai raid della coalizione internazionale nella zona di Mosul mentre il governo del Kurdistan iracheno ha annunciato la liberazione di circa 200 yazidi, fra cui 130 donne,  dopo il pagamento di un riscatto allo Stato islamico che è, intanto, tornato a lanciare minacce annunciando che il Califfato islamico sarà istituito anche nel Sinai e definendo questo come “il primo passo sulla strada dell’invasione di Gerusalemme”. Sul canale panarabo Al Aan Tv diffuso, poi, un video agghiacciante con jihadisti che discutono su come comprare o vendere “schiave” yazide. 

 








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