2014-10-29 14:32:00

Dossier Idos: 5 milioni di stranieri in Italia. Pittau: sono risorsa


L’8,1% della popolazione italiana è rappresentato da stranieri residenti. E' il primo dato emerso dal “Dossier statistico sull’immigrazione”, realizzato dal Centro Studi Idos e presentato oggi a Roma e, in contemporanea, in altre 21 città italiane. Il rapporto offre un'analisi statistica sui flussi migratori e sulla presenza in Italia di migranti e rifugiati. Elvira Ragosta:

Sono oltre 4 milioni e 900 mila gli stranieri residenti in Italia alla fine del 2013. Le donne rappresentano più della metà: un milione invece i minori. Nonostante il policentrismo delle provenienze, metà della popolazione straniera proviene da 5 Paese: Romania, Albania, Marocco, Cina e Ucraina. Il rapporto, stilato dall’Idos raccoglie e incrocia dati relativi alle Province in con maggiore concentrazione di residenti immigrati e quelli sull’apporto dei lavoratori stranieri all’economia italiana. Franco Pittau, coordinatore del centro studi Idos :

“Le imprese gestite da italiani diminuiscono e invece le imprese gestite da stranieri, nonostante tutto, aumentano al ritmo di circa 20 mila, o poco più di 20 mila, ogni anno. Molti sarebbero portati a dire: 'Siamo in periodo di crisi, invitiamo con gentilezza o non con gentilezza gli altri ad andare via e vivremo meglio'. Questo è un ragionamento sbagliato, innanzitutto perché a livello lavorativo sono una forza importante e poi perché in prospettiva queste presenze, che vengono da tanti altri Paesi, sono una risorsa per l’Italia del futuro, che per vivere bene dovrà essere più globalizzata. La strada per i diritti si basa su questa equazione: l’altro è uno come me, ha la stessa dignità. Questa non solo è la tradizione cristiana, ma è la civiltà occidentale, e se noi rinnegassimo tutto questo, sarebbe finita”. 

"Dalle discriminazioni ai diritti" è il sottotitolo del Dossier, dove vengono affrontati i dati sugli sbarchi dei migranti sulle coste siciliane e quelli relativi ai Centri di identificazione e di espulsione, sia in Italia che in Europa. Domenico Manzione, sottosegretario al Ministero dell’interno:

“Direi che sia un apporto importante, perché sottolinea, in termini di obiettività, tutta una serie di dati che, secondo me, dovrebbero fare riflettere molto sul tipo di comunicazione politica e mediatica che passa in materia di immigrazione. Ci dice che le presenze irregolari sono in forte diminuzione, ci dice che stiamo facendo dei passi in avanti in materia di integrazione, quindi che l’immigrazione produce ricchezza non solo culturale, ma anche materiale. Ci sono ancora tantissime cose da fare, ma purtroppo la situazione economica in questo momento non aiuta. Il rapporto ci aiuta però, se non altro, sotto un profilo culturale, nel senso che evita facili strumentalizzazioni che molto spesso accentuano la paura del diverso, la paura dell’immigrato, sulla base di preconcetti inesistenti, sulla base dei dati che vengono divulgati oggi”.








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