2014-10-28 15:31:00

A Roma torna il cinema israeliano con il Pitigliani Kolno'a Festival


Dal 1 al 5 novembre a Roma, alla Casa del Cinema e al Centro Ebraico Pitigliani, torna "PKF 2014", il Pitigliani Kolno’a Festival, dedicato alla cinematografia israeliana e di argomento ebraico Il servizio di Francesca Sabatinelli:

Giunto alla sua nona edizione, quest’anno il Pitigliani Kolno’a Festival punta sui personaggi del cinema israeliano. L’appuntamento si aprirà con “Gett”, pellicola dei fratelli Ronit e Shlomi Elkabetz, che in Italia uscirà il prossimo 20 novembre e che è stata scelta da Israele per la corsa all’Oscar come miglior film straniero. Tra gli ospiti presenti a Roma nei giorni della rassegna, la cosiddetta "Anna Magnani del cinema israeliano": Gila Almagor. Ce ne parla Ariela Piattelli, curatrice del Festival assieme a Dan Muggia:

"La sua presenza è in occasione della presentazione del film'Matzor', che significa 'assedio', ed è un film del 1969, girato in Israele da un regista italiano, l’unico film girato interamente in Israele da un regista italiano, Gilberto Tofano, figlio di Sergio Tofano. Verranno entrambi, sia Gila Almagor che Gilberto, a parlare di questo film che aiutò tantissimo il cinema israeliano a quel tempo. Per il suo valore, all’epoca fu presentato a Cannes. E’ un film straordinario, pieno di suggestioni della Nouvelle Vague, del Neorealismo, tutte correnti che hanno ispirato Gila Almagor. Io mi ricordo che qualche anno fa organizzammo una manifestazione dedicata ad Anna Magnani a Gerusalemme e la Almagor era in prima fila. Ha ammesso, infatti, di essere stata ispirata dalla recitazione di Anna Magnani e, quando va in giro per il mondo, parla soprattutto dei film del Neorealismo, che sono stati per lei importantissimi. E si vede, si vede dai suoi film. Ne proietteremo più di uno, oltre a Matzor, anche 'Life according to Agfa', il film di Assi Dayan".

Assi Dayan è uno dei personaggi del cinema israeliano al quale il Kolno’a rende omaggio. Figlio del generale Moshe Dayan, Assi, recentemente scomparso, è considerato uno degli attori e dei registi più importanti di Israele. Di Dayan verranno proiettati al Festival i primi due capitoli di" In treatment", la serie sugli psicanalisti che ha ispirato tutto il mondo. Molta importanza in questa edizione 2014 riveste il materiale d’archivio. Ancora la Piattelli:

"Noi abbiamo deciso di centrare il laboratorio, che curiamo tutti gli anni e che è rivolto agli studenti di cinema, ma non solo, a tutti, su di un documentario costruito interamente con il materiale di archivio e dedicato ad Assi Dayan. Parleremo in quel laboratorio di come viene utilizzato oggi il materiale di archivio e come in qualche modo cambi il cinema, a seconda delle scoperte del materiale di archivio. Ci sarà il giornalista Claudio Della Seta, che ha scoperto di recente delle bobine risalenti ai primi anni venti e, dunque, prima testimonianza filmata di una famiglia ebraica romana, famiglia, peraltro, che è stata sterminata dai nazisti durante la Shoah. Ovviamente, quindi, questa scoperta rivoluziona un po’ il mondo del cinema ebraico. Basti pensare che fino a ieri chi voleva girare un film sugli ebrei italiani, sugli ebrei romani, non aveva materiale di archivio, mentre da oggi ci sono immagini di archivio da poter utilizzare, per costruire un prodotto audiovisivo su questo argomento". 

Molti altri i film presenti al Festival che, come da tradizione è a entrata libera, e che offrirà anche il documentario definito da Wim Wenders "uno dei più bei film sulla musica di tutti i tempi": "I'm your man", di Lian Lunson, ritratto del musicista, poeta e scrittore Leonard Coen, raccontato da amici e colleghi.








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