2014-10-27 08:03:00

Tunisia al voto: si profila la vittoria dei laici di Nidaa Tounes


Con 80 seggi contro i 67 di Ennhadha, sarà probabilmente il partito laico Nidaa Tounes ad aggiudicarsi la vittoria al voto in Tunisia per l’elezione dei 217 rappresentanti del nuovo parlamento. I risultati ufficiali potrebbero arrivare anche non prima di giovedì, ma se i numeri dovessero essere confermati, indicherebbero un importante arretramento del partito islamico moderato, che nel 2011 riportò una vittoria schiacciante alle prime elezioni del dopo Ben Ali. Servizio di Francesca Sabatinelli:

Oltre alla possibile vittoria di Nidaa Tounes a segnare queste elezioni sono state la forte affluenza alle urne, superiore al 60% , e la calma nella quale si sono svolte. Un voto che indica per il Paese una prova di maturità democratica non indifferente, nonostante i timori iniziali di possibili attentati. Barack Obama ha definito la consultazione “una pietra miliare nella storica transizione politica tunisina” avviata nel 2011, quando si era in piena Primavera araba, e che si concluderà il prossimo 23 novembre con l’elezione del presidente. Dalle urne ieri è comunque uscito evidente il bipolarismo che caratterizza il Paese con i due principali partiti che si sono contesi la vittoria: l’islamista-tradizionalista Ennhadha, e il laico-modernista Nidaa Tounes. In base alla nuova Costituzione, inoltre, sarà proprio quest’ultimo, se dovesse confermarsi partito di maggioranza, a scegliere il capo del governo. Il leader di Nidaa, l’87enne Essebsi ha sin dall’inizio escluso ogni possibile alleanza con Ennhadha, ed è proprio sulle alleanze che si giocherà ora il prossimo futuro di un Paese che ancora soffre di forti difficoltà economiche e sociali, fattori chiave della rivoluzione che cacciò nel 2011 Ben Alì dopo 24 anni di potere. 








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