2014-10-27 07:54:00

Denuncia Usa: in Iraq i jihadisti usano armi al cloro, in Siria scontri a Kobane


I miliziani del sedicente Stato islamico hanno utilizzato armi al cloro in Iraq. La notizia, diffusa dal quotidiano statunitense “Washington Post”, è stata confermata dal governo iracheno. In Siria, intanto, proseguono a Kobane i combattimenti tra miliziani jihadisti e guerriglieri peshmerga. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

In Iraq i gruppi jihadisti hanno utilizzato armi chimiche contro le forze irachene. La prova - secondo quanto riporta il quotidiano “Washington Post” - arriva dalle testimonianze di medici che hanno curato soldati iracheni rimasti feriti in uno scontro con i militanti del cosiddetto Stato islamico. La diagnosi è di avvelenamento al cloro. In Siria, intanto, i combattenti curdi hanno respinto a Kobane l’ennesimo attacco dei guerriglieri jihadisti. Pesantissimo il bilancio complessivo degli scontri. Secondo stime diffuse dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, in quaranta giorni di combattimenti a Kobane sono rimaste uccise almeno 800 persone, tra cui più di 20 civili ed oltre 300 peshmerga. Le stesse fonti aggiungono che almeno 43 civili sono morti in seguito ai raid aerei compiuti nelle ultime ore dal regime di Damasco nella provincia di Homs e di Deraa. Il quotidiano “Guardian” rende noto, infine, che i guerriglieri jihadisti britannici che vogliono tornare nel Regno Unito, stanno ricevendo minacce di morte da parte dei capi dell’autoproclamato Stato Islamico.








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