Vertice Bruxelles: verso accordo Italia-Ue correzione deficit 0.3%

Aggiustamenti di budget comunitario e deficit di bilancio. Sono i temi affrontati a Bruxelles dai leader dei 28 Paesi Ue, che hanno terminato la riunione del Consiglio europeo, seguita dal summit di chi aderisce alla zona Euro, a cui ha partecipato anche il presidente della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi. Il servizio di Giada Aquilino:

L’ultima discussione si è accesa attorno agli extra-costi chiesti da Bruxelles, cioè i versamenti aggiuntivi al bilancio europeo da parte degli Stati membri. Il premier britannico Cameron ha definito “assolutamente inaccettabile” la richiesta a Londra di 2,1 miliardi di euro. Ha chiamato in causa il presidente del Consiglio italiano Renzi che - nelle parole del numero uno di Downing Street - a proposito dei circa 340 milioni chiesti a Roma avrebbe parlato di “arma letale”. Renzi alla fine ha precisato: non è stato così, “ho parlato di burocrazia e tecnocrazia”. Per quanto riguarda il percorso dell’Italia, ha detto poi il premier, il governo “rispetta tutti ma non si ferma davanti a nessuno". Sicuramente, ha proseguito, “c'è una situazione di difficoltà nell'economia europea che va affrontata”. In merito alla legge di stabilità, ha aggiunto, c’è “una chiara disponibilità positiva” a trovare le soluzioni sulle richieste arrivate da Bruxelles. La decisione, ha fatto sapere il presidente della Commissione europea, Barroso, sarà presa la settimana prossima, ma un'intesa tra Italia e Ue sulla manovra sarebbe stata trovata su una correzione del deficit strutturale allo 0,3%. Al termine dei lavori, è stato annunciato che la Commissione entrante lancerà un’iniziativa che mobiliti 300 miliardi di investimenti aggiuntivi nel periodo 2015-2017. Il presidente della Bce Draghi ha ricordato che “la zona euro è in una fase critica e l'economia ha perso slancio”, quindi ha chiesto un impegno comune e un calendario per l’attuazione delle riforme da presentare entro il vertice di dicembre.