2014-10-24 07:51:00

Consiglio Ue, tensioni con l'Italia e accordo sul clima


Consiglio Europeo è scontro tra il premier Renzi e il presidente uscente della Commissione Ue, Barroso sui conti italiani. Accordo invece sull’obiettivo generale di ridurre entro il 2030 le emissioni di gas serra del 40% rispetto al 1990. Giovanni del Re

I Ventotto si sono ritrovati d’accordo sull’obiettivo generaledi ridurre entro il 2030 le emissioni di gas serra del 40% rispetto al 1990 - un obiettivo che raddoppia quello, già in corso di raggiungimento, di ridurre le emissioni del 20% rispetto sempre al 1990. Secondo target, arrivare sempre entro il 2030 a una quota di rinnovabili nel mix energetico generale pari al 27% e, terzo, migliorare sempre del 27% l’efficienza energetica, quest’ultimo però definito solo un obiettivo indicativo. Un accordo raggiunto anche grazie alla promessa di aiuti ai paesi più poveri dell’Ue grazie ai proventi delle aste delle quote di permessi di emissione attualmente in vigore.

L’Europa potrà così presentarsi con una posizione compatta al summit sul clima a Parigi il prossimo anno. "E’ il pacchetto climatico più ambizioso al mondo" ha esultato il presidente uscente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy, giunto al suo ultimo summit. Un vertice che però è stato segnato anche da tensioni in particolare tra il presidente uscente della Commissione Europea José Manuel Barroso e l’Italia. Al centro una lettera di richiamo di Bruxelles a Roma per la legge di stabilità giudicata in violazione degli obblighi di bilancio , che doveva restare riservata e che invece il Tesoro italiano ha deciso di pubblicare. "Noi eravamo contrari", ha detto Barroso. "L’era delle lettere segrete è finite", è stata la replica del premier italiano Matteo Renzi. 








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