2014-10-23 12:07:00

Argentina: vescovi contro il progetto di legge su fecondazione assistita


“Non tutto quello che è tecnicamente possibile è eticamente accettabile”. Questa l’affermazione della Commissione esecutiva della Conferenza episcopale argentina nel comunicato pubblicato ieri, contro il progetto di legge sulle tecniche di fecondazione assistita attualmente in discussione alla Camera dei Deputati.

“La vita umana non è da scartare” s’intitola il testo nel quale i vescovi argentini mettono in guardia sul progetto legge che “non cerca - come dicono - la protezione dell’embrione non impiantato, ma la legalizzazione dello ‘scarto’ di embrioni, la discriminazione degli embrioni, la distruzione obbligatoria e lo sfruttamento di embrioni per la ricerca e altre manipolazioni della vita concepita”.

La nota dell’episcopato ricorda che lo Stato non può astenersi dal suo compito di proteggere la vita e tantomeno “lasciare un campo cruciale come quello della procreazione ad interessi biotecnologici che fanno dell’essere umano un oggetto”. I vescovi si dicono consapevoli dei problemi e delle sofferenze che comportano l’infertilità e la sterilita, ma riaffermano che l’approccio non può essere esclusivamente tecnico-strumentale ma deve essere integrale della persona e della società, ad esempio, promuovendo l'adozione.

“Davanti alla sacralità di ogni vita umana, che è unica e irripetibile - ribadiscono i vescovi argentini - siamo chiamati ad attuare con la massima giustizia e rispetto della dignità della persona umana”. La nota si conclude con le parole di Papa Francesco, nella Evangelii Gaudium, quando parla della minaccia della “cultura dello scarto” che “considera l’essere umano in se stesso come un bene di consumo, che si può usare e poi gettare”.

Infine la preghiera alla Madonna di Lujàn, patrona dell’Argentina perché illumini la riflessioni e abbia cura di ogni vita umana. (A cura di Alina Tufani)








All the contents on this site are copyrighted ©.