2014-10-21 13:49:00

Centrafrica: episodi di violenza in tutto il Paese


Case e terreni agricoli incendiati, saccheggi e furti su vasta scala: è il prezzo che stanno pagando quotidianamente gli abitanti della zona di Kouango, nella regione della Ouaka, al centro del Paese, ostaggi dell’ex coalizione ribelle Seleka e delle milizie di autodifesa Anti-Balaka. I due gruppi in lotta da mesi accusano i residenti di collaborare con la parte rivale, e così scattano vendette e rappresaglie.

Nei giorni scorsi almeno cinque civili sono stati pubblicamente giustiziati nei villaggi di Bangao e Bomballa, con l’accusa di “collaborazione con la Seleka”, da un gruppo di individui armati collegati agli Anti-Balaka, arrivati da Bambari. In un altro villaggio alle porte di Kouango, due giovani uomini sono stati uccisi da ex Seleka per “tradimento” e “appartenenza” alla milizia Anti-Balaka.

“Smarriti e impauriti dal clima di terrore, gli abitanti scappano nei campi o attraversano il fiume Oubangui per trovare rifugio nella confinante Repubblica Democratica del Congo. La gente viene perseguitata e cacciata come se fosse bestiame” ha riferito l’emittente locale Radio Ndeke Luka sulla base di testimonianze locali anonime.

Dallo scorso anno gli ex Seleka hanno preso il controllo della Ouaka e hanno stabilito il proprio feudo a Bambari, capoluogo regionale, abbandonato dalle autorità locali.

Nel frattempo gravi episodi di violenza vengono denunciati nella diocesi settentrionale di Kaga-Bandoro, in particolare nella zona di Nana Gribizi. Lo scorso fine settimana è stato rapito per alcune ore da miliziani Anti-Balaka un religioso belga, padre Luc Delphes, responsabile della Caritas Internazionale a Kaga-Bandoro. Invece nella stessa zona manca ancora all’appello il prete polacco Mathieu Dziedzic, portato via 11 giorni fa dagli uomini del Fronte democratico del popolo centrafricano (Fdpc) del capo ribelle Martin Koumta-Madji, meglio noto come Abdoulaye Miskine.

Anche nella capitale Bangui la situazione è tornata instabile nelle ultime settimane. Al termine di una missione della mediazione internazionale nella crisi centrafricana, il Presidente congolese Denis Sassou Nguesso ha chiesto al Capo di Stato Catherine Samba Panza, al governo e al Consiglio nazionale di transizione (Cnt, parlamento) di “accelerare il processo di transizione, lavorando in modo sereno, inclusivo e consensuale”, ma anche di “aprire il dialogo politico”, “rispettare la scadenza elettorale del 2015” e”ristabilire la sicurezza a Bangui”. (V.V.)








All the contents on this site are copyrighted ©.