2014-10-18 18:59:00

Ebola: nuovi casi. Obama, non cedere all'isteria e alla paura


Ebola. Nuovi casi negli Stati Uniti ma il presidente Obama continua a rassicurare la popolazione. Di fatto però il nuovo bollettino diffuso ieri dimostra che il virus continua a crescere a livelli altissimi e l’Oms promette un “mea culpa” sulla mancata tempestività di misure per fermare l’epidemia in Africa. Dal Canada arrivano 800 fiale di vaccino sperimentale. Cecilia Seppia

 

L’Ebola è una “malattia seria ma non possiamo cedere all’isteria o alla paura: dobbiamo farci guidare dalla scienza”. Lo ha detto il  presidente americano Barack Obama spiegando che 3 casi su una popolazione di 300 milioni di abitanti non possono considerarsi un’epidemia e ribadendo che il virus “non si trasmette tramite l’aria come una qualunque influenza, dunque non si può contrarre in aereo o sugli autobus”, ma intanto su sui social network non si parla d’altro e nascono forum che cercano risposte chiare. Chiarezza è anche ciò che assicura l’Organizzazione mondiale della sanità promettendo a fine crisi un’analisi in cui spiega il perché non sia riuscita a fermare dall’inizio l’epidemia. Questo “mea culpa arriva dopo la pubblicazione di un  documento interno da parte dell’organizzazione  che invece doveva restare riservato e in cui si citavano diversi fattori, dall’incompetenza dello staff, alla mancanza di informazione fino alle rassicurazioni di fronte ai continui allerta lanciati da Medici Senza Frontiere. Intanto mentre migliorano le condizioni dell’infermiera spagnola Teresa Romero, il virus accelera in Sierra Leone e il bilancio delle vittime arriva quasi a 4600, ma secondo l’Oms, i morti, con quelli non registrati, potrebbero essere 12 mila. Il leader cubano Castro offre aiuto agli Usa per gestire l’emergenza, mentre il Canada ha inviato a Ginevra 800 fiale di vaccino sperimentale. Infine dall’Onu e e dalla Banca mondiale l’appello: mancano fondi e solidarietà internazionale.   








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