2014-10-15 11:31:00

Centrafrica: contatti con i rapitori del missionario polacco rapito


È in corso un dialogo con i sequestratori di Don Mateusz Dziedzic, il sacerdote “Fidei Donum” polacco, della diocesi di Tarnow, rapito domenica 12 ottobre a Baboua, nella Repubblica Centrafricana. Lo confermano all’agenzia Fides fonti della Chiesa locale, secondo le quali al sacerdote è stato permesso di contattare telefonicamente la diocesi di Bouar, dove presta la sua opera missionaria.

“Don Dziedzic, che si trova insieme ad altre persone che erano state sequestrate in precedenza, ha avuto la possibilità di contattare il vicario generale della diocesi di Bouar” dicono le fonti di Fides.

Secondo un comunicato della Pontificie Opere Missionarie della Polonia, i rapitori, legati al leader ribelle Abdoulaye Miskin, hanno cercato di sequestrare anche un altro sacerdote presso la missione di Baboua, ma dopo una trattativa hanno deciso di sequestrare solo don Dziedzic.

Il gruppo guidato da Miskin, le “Front Démocratique du Peuple Centrafricain (Fdpc)”, è un ex alleato dei Seleka, la principale coalizione ribelle che ha detenuto il potere a Bangui dal marzo al dicembre del 2013. Miskin era stato arrestato lo scorso anno al confine con il Camerun, dove è detenuto.

Per ottenere la liberazione del loro leader l’Fdpc ha sequestrato da tempo diverse persone. “Con il rapimento di un missionario europeo, questo gruppo sta cercando di richiamare l’attenzione internazionale per raggiungere il suo scopo”, concludono le nostre fonti. (R.P.)








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