2014-10-11 12:24:00

Ci sono lavori che nessuno più vuole o sa fare: lo dice una ricerca


Nonostante la difficile situazione del mercato del lavoro e la disoccupazione giovanile abbia raggiunto il 44,2 per cento, ci sono opportunità di lavoro in Italia che rimangono scoperte. Molte imprese faticano a trovare le figure professionali di cui hanno bisogno e ci sono mestieri e attività manuali quasi scomparsi. E’ quanto emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza pubblicata di recente. Adriana Masotti:

Le opportunità di lavoro non mancano su tutto il territorio nazionale, ma ad offrire occasioni di impiego sono le imprese attive in alcuni specifici settori spesso “evitati” da chi cerca un’occupazione. Insomma ci sono in Italia lavori che nessuno più vuole o è in grado di fare. La ricerca, regione per regione, della Camera di Commercio di Monza e Brianza offre dati interessanti e qualche volta sorprendenti. Qualche esempio: in Lombardia pare non piacciano gli antichi mestieri come quello del tappezziere, dello stagnino e del lattoniere. Pur essendo la regione dell’alta moda mancano sarti e modellisti. Su un fabbisogno di 180 nuovi addetti 80 posti rimangono scoperti. Nel Lazio invece, terra di grande richiamo turistico, mancano gli accompagnatori turistici, ce ne vorrebbero 270 in più. Gelatai e pasticcieri scarseggiano in Liguria, come i falegnami difficili da trovare anche in Veneto dove si trovano pochi ingegneri elettrotecnici. In Piemonte le imprese hanno difficoltà a reperire tecnici della pubblicità e delle pubbliche relazioni e mancano gli addetti alle consegne, cioè i “pony express”, insufficienti anche in Abruzzo dove si cercano invano anche conduttori di macchinari mobili. Di difficile reperimento agronomi e forestali in Trentino Alto Adige, mentre mancano cuochi in Friuli e in Sardegna, elettricisti in Puglia e in Toscana e in Emilia Romagna i contabili addetti alle buste paga. In Umbria si cercano vasai e lavoratori della ceramica, ma anche personale non qualificato nei servizi di ristorazione richiesti anche in Molise e nelle Marche, insieme ai carpentieri e ad esperti di marketing. E ancora: in Campania servono professionisti dell’informatica e tecnici programmatori, in Sicilia fisioterapisti, in Calabria camerieri e in Basilicata fabbri ed esperti di beni culturali. 








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