2014-10-11 12:55:00

Argentina. Mons. Lozano: errore depenalizzare droghe leggere


In Argentina è vivo il dibattito sulla depenalizzazione del possesso di droghe leggere per consumo personale, a favore del quale si sono già schierati il ministro e il segretario per la Sicurezza, Maria Cecilia Rodriguez e Sergio Berni. Ma il governo della presidente de Kirchner, riferisce la Fides, sta guardando con attenzione alla posizione dell’episcopato nazionale. In particolare, il presidente della Commissione dei vescovi argentini per la Pastorale sociale, mons. Jorge Lozano, vescovo di Gualeguaychú, ha preso posizione con un articolo sul quotidiano “La Nacion”. “Prima di pensare alla depenalizzazione – scrive il presule – si devono affrontare le questioni dell'inclusione sociale, rafforzare le pari opportunità e la lotta alle dipendenze”. Mons. Lozano considera priorità l’accesso all'istruzione e l’assistenza dei tossicodipendenti. “La Sedronar (l’organismo responsabile di coordinare le politiche nazionali per la lotta contro le dipendenze - ndr) sta sviluppando un programma per installare nel Paese 150 centri di prevenzione per le dipendenze e 60 case educativo-terapeutiche. Non si dovrebbe terminare questo capitolo appena iniziato – si chiede mons. Lozano – prima della depenalizzazione?”. Il presule stigmatizza anche “la lentezza nei processi per traffico di droga” – legata, dice, “alla mancanza di strumenti adeguati e di manovre legali immorali” – e chiede “di fornire alle forze di sicurezza strumenti adeguati di controllo, di garantire la trasparenza per smontare la corruzione, di definire leggi contro il riciclaggio di denaro”. Per una legge “così importante – conclude mons. Lozano – è necessaria una vasta inchiesta nazionale. Non può essere considerato il contributo di pochi nella città di Buenos Aires. Si dovrebbero convocare incontri pubblici in ogni provincia, e ascoltare molte altre organizzazioni: chiese, scuole, centri, istituti”.








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