2014-10-08 12:14:00

La Libreria editrice vaticana alla Fiera del Libro di Francoforte


Si è aperta oggi a Francoforte la 66.ma edizione della Fiera Internazionale del Libro: oltre 7mila gli espositori provenienti da 103 Paesi. Presente con uno stand anche la Libreria Editrice Vaticana (Lev). Ascoltiamo il direttore della Lev, don Giuseppe Costa, al microfono di Sergio Centofanti:

R. – La presenza della Lev è massiccia direi: siamo in uno stand di 110 metri quadrati, assieme a noi ci sono i Musei Vaticani e la Biblioteca Vaticana. Abbiamo cominciato ad avere i nostri incontri: arriveremo a 70 editori. L’interesse per i libri della Lev, ovviamente, verte soprattutto su Papa Francesco ma anche su altri libri, come il volume di mons. Toso sulla Dottrina sociale della Chiesa. Direi che l’editoria religiosa europea, nonostante la crisi complessiva, si muove più dell’anno scorso.

D. – Quali sono le novità quest’anno a Francoforte?

R. – Ci sono novità per quanto riguarda gli editori cattolici italiani; ci sono novità anche su Paolo VI, perché c’è un gruppo di editori cattolici italiani che espongono nello stand comune dell’Associazione italiana editori; la San Paolo ha messo molto in evidenza la Bibbia, richiamando l’iniziativa della distribuzione della Bibbia a Piazza San Pietro. Noi abbiamo la nostra intera produzione e gli editori sono molto interessati agli interventi di Papa Francesco, addirittura c’è gente che già prenota i prossimi documenti, prenota la prossima Enciclica, quando ci sarà. Quindi, c’è molto interesse su questo versante; poi, c’è anche interesse per temi tipo l’ecologia, la creazione, temi come la misericordia, la povertà; segno che oltre la parola stessa di Papa Francesco si vuol conoscere qualcosa in più sui temi ispiratori di questo Pontificato.

D. – Che atmosfera si respira a Francoforte?

R. – A Francoforte sembra si respiri un’atmosfera di speranza, perché gli editori qui dimenticano i loro guai e sperano sempre, acquistando un nuovo libro, di fare nuovi affari. Da qui si riparte, si arriva e si riparte, è questo l’atteggiamento sostanziale di questa Fiera, per cui si viene sempre volentieri. È un luogo di incontro, di scambi; sì, di difficoltà ma soprattutto di speranze.

D. – Quindi, il libro ha ancora un futuro?

R. – Sì, il libro certamente ha un futuro, ha un appeal; qui non si parla di nuove tecnologie, non si parla di eBook. D’altra parte le nuove tecnologie hanno un percorso diverso dal cartaceo, diverso dal libro.

D. – E il libro religioso continua ad attirare…

R. – Sì, senz’altro. Il libro religioso continua ad attirare anche se, ovviamente, c’è molta attesa per nuove proposte.








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