Non si ferma l’avanzata dello Stato Islamico. I jihadisti hanno preso piede a Kobane, città siriana strategica al confine con la Turchia dove si consumano durissimi combattimenti con milizie curde locali. Ankara dà il via libera ad un corridoio umanitario, mentre in Iraq proseguono i raid aerei contro le postazioni dell’Is. Intanto la Nato promette protezione per la Turchia contro gli attacchi dell’Is. I particolari da Paola Simonetti:
I jhiadisti dell’Is marcano il territorio di Kobane: due le bandiere nere che sventolano
i due diversi punti della strategica città siriana, al confine con la Turchia. Non
senza ostacoli avanzano fronteggiati dalla strenua difesa delle milizie curde, in
minoranza e con poche armi; 30 di loro oggi sono morti in un doppio attentato con
un autobomba nel nord della Siria. Sanguinosi dunque gli scontri, in cui a perdere
la vita c’è stata anche una 20ina di affiliati dell’Is. Intanto la Turchia, il confine
della quale fa gola ai jihadisti che intendono guadagnare terreno con un corridoio
siro-turco, per ora esclude un intervento militare, ma invia aiuti umanitari a Kobane,
dalla quale la popolazione fugge in massa: almeno in 2mila hanno passato i confini
con la Turchia; frontiera questa che la Nato, dal canto suo, ha già fatto sapere che
proteggerà contro gli attacchi dell’Is. E mentre in Iraq proseguono i bombardamenti
contro i jhiadisti, nei quali sono morti almeno 20 civili, un nuovo video dell'orrore
scuote l'Egitto: nelle immagini la decapitazione da parte dello Stato Islamico di
tre egiziani.
All the contents on this site are copyrighted ©. |