2014-10-05 13:12:00

La Bibbia, Parola che salva, distribuita in Piazza san Pietro


Questa mattina, nel corso dell’Angelus, sono state distribuite gratuitamente quindicimila copie della Bibbia nella nuova versione dai testi antichi.  L’iniziativa è stata promossa dalla Famiglia paolina per celebrare il centenario della fondazione per opera del beato Giacomo Alberione e l’inizio del Sinodo dei vescovi sulla famiglia. Il servizio di Paolo Ondarza:

Nel 1960 il beato Giacomo Alberione fece stampare un milione di copie della Parola di Dio. Come allora oggi con la distribuzione della Bibbia l’obiettivo è quello di giungere in ogni casa, fin nelle estreme periferie. Secondo recenti indagini in Italia otto abitanti su 10 posseggono una Bibbia, ma averla in casa non sempre vuol dire conoscerla. Perché allora leggerla oggi? Il biblista don Giacomo Perego ha diretto il progetto editoriale della nuova Bibbia edita da San Paolo.

R. - Il motivo per cui leggerla oggi è il motivo di sempre: incontrare Dio e incontrare se stessi. La Parola di Dio è una parola che aiuta ad immergerci nel mistero di Dio, ma anche a scoprire quella che è la grandezza dell’uomo agli occhi di Dio. Il fatto che oggi otto persone su 10 abbiano la Bibbia in casa però facciano magari fatica ad aprirla, è perché si tratta un libro che comunque un po’ spaventa.

D. - Non ci si improvvisa nell’accostarsi a questo libro …

R. - Assolutamente no. Ci si può improvvisare magari una o due volte; ci sono alcuni movimenti che suggeriscono, in un clima di preghiera, di aprire la Bibbia a caso e poi lasciarsi guidare da ciò che il Signore dona. Può essere una scelta azzardata: per entrare nel mondo della Bibbia occorre conoscere, per lo meno, la cornice in cui quei testi sono stati scritti e i valori che gli autori sacri hanno cercato di comunicare. Ecco lo strumento di accompagnamento nelle pagine introduttive a questa edizione può essere di grande utilità.

D. - Si tratta di una nuova traduzione?

R. - È la rivisitazione della traduzione che noi abbiamo elaborato a partire dai tempi del post Concilio direttamente sui testi antichi. La Famiglia paolina è stata una delle prime realtà che ha ritradotto la scrittura non a partire dalla vulgata, non a partire dal testo latino, ma a partire dai testi antichi, quindi l’ebraico e il greco e l’aramaico.

D. - E questo andare nuovamente alle origini dei testi antichi ha riportato in luce significati originari che forse si erano persi con le successive traduzioni?

R. - Sì, a volte variare una traduzione significa anche dare un messaggio, un significato diverso al testo proposto.

Introduzioni ai singoli libri biblici, note essenziali al testo, un atlante a colori, una guida per catechisti e formatori, suggerimenti su come accostarsi alle Scritture, indicazioni per una lettura “orante”. Il nuovo volume, edito da san Paolo, contiene tutto questo. Inoltre per chi volesse accogliere l’invito di Papa Francesco a leggere un brano al giorno, la nuova Bibbia  offre un piano di lettura in 365 tappe.

R. - La Bibbia non si può leggere dalla prima pagina all’ultima così, come se fosse un racconto, bisogna seguire un percorso guidato. Uno degli strumenti che offre questa edizione della Bibbia è proprio quello di un percorso guidato che tiene presente dei tempi liturgici. Per cui, non si inizia da Genesi ad Apocalisse, ma da un Vangelo per poi ripercorrere tutta la storia della salvezza insieme a Gesù tenendo presente il tempo liturgico - l’Avvento, la Quaresima, la Pasqua - che si sta vivendo.

D. - Questa lettura quotidiana è alla portata dell’uomo e della donna contemporanei, sempre alle prese con tempi stretti?

R. - Sì, l’importante è che non sia una lettura fatta in solitudine, perché quando si legge da soli la Bibbia il rischio è di prendere cantonate o stancarsi in fretta. Se invece diventa una lettura comunitaria, condivisa, la ricchezza dell’essere Chiesa fa emergere tutta la luminosità di una Parola che salva.

D. - Potremmo dire che oltre al valore spirituale riconosciutole dai credenti, la Bibbia ha anche un valore culturale per i non credenti?

R. - Senza dubbio. Ha un valore culturale perché ci si immerge in epoche e momenti storici molto diversi dai nostri; non dimentichiamo che la Bibbia - se noi prendiamo la completezza dei testi sacri - abbraccia almeno un millennio di storia. Ed è interessante anche notare come, all’interno della Bibbia, la stessa storia venga spesso offerta da prospettive diverse.

Per il lancio dell’iniziativa editoriale oggi a Roma nella basilica di Santa Maria in Trastevere la lettura di passi della Bibbia da parte di noti attori, alternata a momenti di canto e danza e online il nuovo sito internet www.leggolabibbia.it.








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