2014-10-04 14:20:00

Protesta dei “passeggini vuoti” a Roma: famiglie abbandonate da istituzioni


Si sono riuniti nel Piazzale del Campidoglio, a Roma, per l’iniziativa dei “passeggini vuoti” per protestare contro l’aumento delle tariffe degli asili nido e di altri servizi comunali per l’infanzia. Il messaggio parte dalla capitale e si rivolge a Palazzo Chigi per chiedere più sostegno per le famiglie. Il servizio di Marco Guerra che ha raccolto alcune voci della piazza:

“I passeggini sono vuoti non per noi, perché noi i figli ce li abbiamo, li abbiamo fatti e ci crediamo; ma per le istituzioni è come se fossero vuoti, perché non fanno niente per incentivare la famiglia numerosa e per questi figli che abbiamo. Io ho sei figli ed è importante vedere nei figli una risorsa, una ricchezza per il Paese, per il futuro. Altrimenti l’Italia è un Paese che sta morendo: basta guardare il tasso di natalità…".

Sotto il Marco Aurelio il colpo d’occhio dei mille passeggini vuoti portati dalle famiglie romane colpite dall’aumento delle tariffe per l’infanzia, vuole ricordare il drastico crollo della natalità registrato anche dal Censis che, solo tre giorni fa, ha pubblicato i dati di un’emorragia di 62mila nati in meno dall’inizio della crisi. Meno figli dunque a causa della congiuntura economica ma anche per la mancanza di politiche di sostegno alla famiglia e di una tassazione equa:

“Io posso dire il mio caso, perché sono al quarto figlio… Il problema è che oggi se hai un mutuo, quattro figli e guadagni 4 mila euro, pensano tutti che stai bene. In realtà , se stati attento riesci ad arrivare a fine mese. Noi siamo il motore dell’Italia: se si ferma la famiglia, si ferma tutto! Si fermano le attività commerciali, si fermano i servizi, si ferma la scuola, si ferma tutto quanto… E’ un messaggio spontaneo di persone: non apparteniamo a gruppi politici, né a sezioni, né abbiamo i pullman pagati. Noi siamo qui perché vogliamo solo dare questo messaggio: la famiglia oggi non è sostenuta!".

"Basterebbe introdurre il quoziente famigliare, per esempio, che è un indicatore che a mediare tutte le tariffe in base alla numerosità del nucleo famigliare. Questo non c’è! Il messaggio è globale, a livello nazionale".

"Noi siamo i ‘produttori’ degli italiani e se non produciamo più italiani, l’Italia non c’è più! Io spero che questo sia il preludio e che cercheremo di unirci di più. La famiglia – a mio avviso – viene colpita perché non è protetta da nessuno: non ha sindacati, non ha associazioni di categoria e quindi è molto facile colpire la famiglia. Dobbiamo cominciare noi famiglie a farci vedere, a muoverci, a unirci…".

Prendendo quindi spunto dall’aumento delle tariffe per gli asili, il messaggio parte dal Campidoglio e arriva a Palazzo Chigi. “Se sarà necessario saremo in altre piazze”, affermano gli organizzatori che, rivolgendosi al governo, lanciano un grido: “la fabbrica dei bambini e degli italiani sta per chiudere, aiutiamo le famiglie o il paese non avrà futuro!”.








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