2014-09-30 13:32:00

Cinema. Il Festival di Roma nel segno dell'anima popolare


Presentata a Roma la nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, in programma all’Auditorium Parco della Musica dal 16 al 25 ottobre. Un programma che segna il ritorno all’anima popolare della manifestazione e il recupero di un’identità artistica. Il servizio di Luca Pellegrini:

Un ritorno alle origini, da festival a festa. Perché il cinema è cambiato, l’Italia è cambiata e pure gli spettatori. Per crisi d’identità e per le tensioni che ne hanno segnato la breve esistenza, la manifestazione cinematografica romana tenta di rinnovarsi, guardando al suo passato. Forse la IX edizione, non corrisponde più né all’idea primigenia né alla visione che il suo attuale direttore, Marco Müller, ha di un vero festival di cinema. Che così commenta questa conversione, o quella che lui stesso ha chiamato, una “sterzata”:

“L’idea era 'in nuce' naturalmente giù nelle scelte di programma dello scorso anno, a noi premeva in qualche modo radicarci bene in tutti i gruppi di spettatori che la nostra città può regalare a un evento di grandi dimensioni. Quindi, c’è la possibilità, con i film giusti, di avere quel tipo di risposta. E’ questa un po’ la scommessa”.

La giuria è formata esclusivamente dal pubblico. Il programma è composito. Pur con budget assai ridotto e meno trionfalismi da parte di tutti, sono 51 i lungometraggi presentati nelle 5 rinnovate sezioni, con 24 prime mondiali provenienti da 21 Paesi. Commedie e soap opera non mancano, per rendere omaggio a un genere popolare e non dimenticare le contaminazioni tra grande schermo e televisione. Tra i protagonisti, per le sempre assai seguite lezioni di cinema, Kevin Kostner e Wim Wenders. Dunque, si torna anche a un’anima popolare.

“Questa era - secondo me - l’idea  di festa che andava suscitata, che andava rivivificata. 2006-2014: sono passati otto anni, anche il cinema è molto cambiato. Credo che la cosa più importante sia riuscire a camminare davvero, da una parte, mano nella mano con registi, produttori, esportatori e, dall’altra, non correre troppo, non distanziarsi troppo dagli spettatori, cercando di dare loro il tempo di raggiungerti, riaprenderti e, a questo punto, cominciare a costruire insieme”.

Per la prima volta, verrà anche attribuito il premio d’ispirazione cattolica Signis – Fondazione Ente dello Spettacolo – mentre il giorno di apertura del Festival, il 16 ottobre, sarà proiettato fuori concorso “27 aprile 2014 – Racconto di un evento”, un docufilm in 3D prodotto dal Centro Televisivo Vaticano e Sky (messo poi in onda la sera successiva alle ore 21 da SKY 3D) nel quale la giornata della canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII è rivissuta, in modo intimo ed emozionale, attraverso immagini inedite e la voce narrante di Giancarlo Giannini.








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