2014-09-29 13:12:00

Radio Vaticana. Il card. Baldisseri: "Vivete nelle strade digitali"


La comunicazione sociale è un “bene di primaria importanza per la Chiesa” che va promosso e tutelato. Lo ha affermato il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, che ha presieduto la Messa nella sede della Radio Vaticana, a Palazzo Pio, nel giorno della festa di San Gabriele Arcangelo, patrono dell’emittente. Il servizio di Alessandro De Carolis:

Partite e vivete “nelle strade digitali” del mondo contemporaneo. E siate come gli angeli, la cui missione sempre e comunque è annunciare il messaggio di Dio. Anche il cardinale Lorenzo Baldisseri – all’omelia della Messa nella Cappella dell’Annunciazione di Palazzo Pio – non si esime dal ricordare la particolare valenza che il mestiere del comunicare assume se lo si esercita nella Radio del Papa. Informare e annunciare il Vangelo sono in questo caso due facce della stessa professione, ovvero un surplus rispetto al dovere professionale di giornalisti e operatori di altre testate, i quali pure – ricevendoli subito dopo la sua elezione – Papa Francesco invitò a servire, nel loro lavoro, tre valori alti:

“Il vostro lavoro necessita di studio, di sensibilità, di esperienza come tante altre professioni, ma comporta una particolare attenzione nei confronti della verità, della bontà e della bellezza. E questo ci rende particolarmente vicini, perché la Chiesa esiste per comunicare proprio questo, la verità, la bontà e la bellezza, in persona: Cristo. Dovrebbe apparire chiaramente – dice il Papa – che siamo chiamati tutti, non a comunicare noi stessi, ma questa triade esistenziale, che conformano verità, bontà e bellezza. Queste sono le parole del Papa”.

Per la Chiesa – “comunicatrice nella storia” del messaggio di Cristo, a sua volta “comunicatore perfetto del Padre” – si tratta, afferma il cardinale Baldisseri citando la Redemptoris Missio, di esplorare quella “nuova cultura che nasce prima ancora che dai contenuti, dal fatto stesso che esistono nuovi modi di comunicare, con nuovi linguaggi, nuove tecniche, nuovi atteggiamenti psicologici”:

“La possibilità di comunicare in modo nuovo e diffuso è un bene di tutta l’umanità e come tale va promosso e tutelato. Quanto più potenti sono i mezzi di comunicazione, tanto più forte deve essere anche la coscienza etica di chi in essi opera e di chi ne fruisce. E’ necessario pertanto che la comunicazione sociale resti e si sviluppi, nel quadro dei beni di primaria importanza per il futuro dell’umanità e della Chiesa”.

Il cardinale Baldisseri, che aveva iniziato l’omelia ringraziando la Radio Vaticana per il suo servizio e augurandole un lavoro di comunicazione basato “sulla verità”, “sul rispetto della libertà e sulla giustizia”, suggella la sua riflessione con un un’ultima esortazione concreta e spirituale insieme:

“Accogliamo, dunque, l’invito al termine di questa celebrazione eucaristica, a partire e a vivere nelle strade digitali del nostro mondo contemporaneo, nel segno della verità e dell’amore, per fare di Cristo il cuore del mondo”.

Come sempre in questa occasione, dopo la Messa, la direzione dell’emittente ha conferito alcune onorificenze a colleghi distintesi nel servizio alla Radio del Papa. A essere decorati quest’anno sono stati suor Lidia Korotkova, del Programma ucraino, in servizio dal 1981 – alla quale il direttore dei Programmi, padre Koprowski, ha espresso solidarietà in questo periodo così difficile per il suo Paese – Silvonei Protz, del Programma brasiliano, alla Radio Vaticana dal 1990, e Giuseppe Fantucci, responsabile del settore antenne nel Centro Trasmittente di Santa Maria di Galeria.








All the contents on this site are copyrighted ©.