2014-09-25 20:08:00

Il futuro sia promessa e non minaccia: così Renzi all’Onu


“Il futuro oggi somiglia terribilmente ad una minaccia, deve tornare invece ad essere una promessa". Cosi' il presidente del consiglio Matteo Renzi ha aperto il suo intervento all'assemblea generale dell'Onu a New York.  Il servizio di Fausta Speranza

Tra i fenomeni globali in primo piano, c’è l’immigrazione e Renzi ricorda: “con l'operazione Mare Nostrum l’Italia ha salvato 80mila vite perche' il Mediterraneo sia il cuore dell'Europa e non il cimitero dei dispersi". E a proposito di Mediterraneo, Renzi afferma che la crisi della Libia "deve rivestire priorita' altissima per le ripercussioni vaste e gravi nell'area".  Poi, non certo di minore importanza, il tema del sedicente Stato islamico: si tratta di una minaccia terroristica, non di un’espressione di una religione, afferma.  E parla di genocidio in corso a Erbil, in Iraq.  Renzi assicura dunque "il sostegno italiano, nel rispetto della Carta Onu e delle prerogative del Parlamento, all'iniziativa della coalizione". Poi il riferimento al conflitto israelo-palestinese: la Palestina "ha diritto alla patria, Israele ha il dovere di esistere". E quella che definisce "la priorita' delle priorita': un gigantesco investimento su educazione, formazione e istruzione delle giovani generazioni". Poco prima incontrando la comunita' economica e finanziaria newyorkese, al Council of Foreign Relations, Renzi aveva incoraggiato gli investitori assicurando che le riforme in Italia si faranno a partire da quella del lavoro, seguita dalle riforme istituzionali, da quella della pubblica amministrazione e della giustizia e dalla lotta alla corruzione. Sempre da New York, parlando al Wall Street Journal, Renzi ha escluso categoricamente la possibilita' di nuove tasse in Italia''.

 

 








All the contents on this site are copyrighted ©.