2014-09-23 15:47:00

Processioni fuori controllo, mons. Moretti: bisogna cambiare


Mons. Luigi Moretti, arcivescovo di Salerno-Campagna-Acierno, non è offeso per i fischi e gli insulti che sono stati rivolti alla sua persona, senza pietà:" Sono indignato- racconta - perché quei portatori di stanga che durante la processione hanno di fatto sequestrato le statue del patrono di Salerno, San Matteo, di San Giuseppe e dei Martiri salernitani, e che sono entrati nel palazzo comunale simulando un inchino, hanno offeso la sacralità della celebrazione".

Al presule non importa che la Digos lo abbia dovuto scortare per sottrarlo a qualche possibile aggressione forsennata. A me, ripete, "dispiace profondamente perché c'è stata profanazione. Il problema non è che hanno insultato il vescovo ma che hanno profanato".

Eppure, l'arcivescovo si era speso per un anno, dialogando con tutti, nel tentativo di far comprendere e accettare le nuove regole per le processioni stabilite da un documento della Conferenza Episcopale della Campania: "Tutti erano d'accordo, portatori di stanga compresi- ricorda mons. Moretti-. E poi è accaduto quello che è accaduto. Mi rimane l'amarezza di sentirmi tradito da coloro i quali si sono comportati in questo modo con motivi pretestuosi".

Alla domanda se è urgente ri-evangelizzare la pietà popolare, risponde senza esitazioni:" Direi di sì. Perché sulla pietà popolare si innestano altri interessi, si corre il rischio che il santo venga usato per altri scopi. Occorre, ora più che mai, distinguere tra celebrazione religiosa e manifestazione popolare. Comunque una cosa è certa: questa esperienza amara che ha colpito la Chiesa e la città di Salerno diventerà uno spartitraffico. Nulla potrà più essere come prima".








All the contents on this site are copyrighted ©.