Ebola-Oms: crisi umanitaria che minaccia pace e sicurezza

L’Ebola non e' solo un'epidemia o un'emergenza sanitaria, ma e' una crisi umanitaria, sociale, economica e una minaccia per la pace e la sicurezza internazionale. Lo ha detto ieri il direttore dell'Organizzazione mondiale della sanità nel corso della riunione del Consiglio di Sicurezza Onu che ha adottato una risoluzione per rafforzare la risposta globale alla diffusione letale del virus. Il 25 settembre vertice dei capi di Stato e di governo a Palazzo di vetro. Il servizio di Gabriella Ceraso:

Il bilancio è impressionante e le prospettive altrettanto: 5335 i casi di Ebola, 2622 i morti , più della metà negli ultimi 21 giorni nell’Africa occidentale. Per questa crisi umanitaria economica e sociale, dice l’Oms, ben venga la risoluzione di ieri del Consiglio di sicurezza dell’Onu, prima iniziativa del genere nel settore sanitario, per espandere la risposta globale alla diffusione del virus e per non isolare i Paesi coinvolti . Servono controllo del territorio, supporto medico, coordinamento degli aiuti e elaborazione tempestiva degli interventi in stretto contatto con i governi interessati. Per questo, oltre ai 3000 soldati in arrivo dagli Stati Uniti, l’Onu ha dato il via libera ieri ad una nuova missione. “Occorre fare presto, l’epidemia è stata sottovalutata”, lamenta il Parlamento di Strasburgo. E la cronaca lo conferma: la Sierra Leone per tre giorni da oggi è totalmente isolata .6 milioni di persone saranno obbligate a restare nelle loro abitazioni, tranne che per cercare acqua e viveri, mentre 30mila volontari distribuiranno porta a porta sapone e informazioni. Un isolamento rischioso come l’insofferenza che si diffonde: Malta ha bloccato l'ingresso  ad una nave mercantile che aveva chiesto aiuto per un caso sospetto a bordo, mentre in Guinea 7 informatori locali durante una campagna di sensibilizzazione, sono stati uccisi al colpi di machete.