2014-09-18 16:04:00

Nel mondo meno affamati ma l'emergenza rimane


I dati del Rapporto Onu sullo stato dell'insicurezza alimentare nel mondo, presentato pochi giorni fa a Roma, svelano due verità: il numero delle persone sottoalimentate è calato di 200milioni in 20 anni mentre a non avere cibo a sufficienza sono ancora in 800milioni. "Quest'ultima cifra è inaccettabile -tuona Vichi De Marchi, portavoce per l'Italia del Programma Alimentare Mondiale-. La vera questione è che questi affamati si trovano soprattutto nell' Africa Subsahariana e in Asia. Bisogna intervenire, con la politica".

De Marchi spiega: "Il rapporto svela che i Paesi che hanno avuto successo nella lotta alla fame sono stati i primi ad aver scelto politicamente di inserire questo problema tra le priorità da affrontare". Sulla stessa linea, anche il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina. Che non esita a chiedere un coinvolgimento maggiore dell'Europa: " Se davvero l'Ue vuole vincere questa sfida deve avere più coraggio. L'Italia da parte sua sta facendo e farà tutto il possibile, anche utilizzando alcuni eventi come l'Expo di Milano che sarà l'occasione per tornare a studiare possibili soluzioni concrete".

"Intanto, nell'attesa che i politici compiano i loro passi, tutti i cittadini possono contribuire con un semplice gesto: evitare di sprecare il cibo, cosa che accade molto spesso nelle nazioni più sviluppate". Parola di Andrea Segrè, docente di politica agraria e ideatore di Last Minute Market, un sistema efficace di recupero alimentare:"A cosa serve- si chiede ironico- aumentare del 70% la produzione agricola se un terzo si perde o si spreca? " Meditate, gente. Meditate.

 

 

 

 








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