2014-09-17 20:15:00

Il governo accelera sul lavoro. Battaglia sull'articolo 18


Il Governo accelera sulle riforma del lavoro. E oggi ha presentato un emendamento al cosiddetto Jobs act all’esame della commissione in Senato. La novità principale è l’introduzione del contratto a tutele crescenti per i neoassunti. Diverse le interpretazioni politiche, sindacati in allarme. Servizio di Giampiero Guadagni:

Per le nuove assunzioni arriva il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio. E’ il punto centrale dell’emendamento presentato dal governo al Jobs act, che apre di fatto la strada al superamento dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, quello che disciplina i licenziamenti senza giusta causa nelle imprese con meno di 15 dipendenti. La decisione in merito sarà presa nei decreti attuativi, fa sapere il ministro del Lavoro Poletti.

Soddisfatto il relatore, l’ex ministro del Lavoro Sacconi del Nuovo centrodestra, che plaude al coraggio riformista di Renzi. Ma proprio nel partito del premier, il Pd, si registrano toni diversi.  Per una parte l’articolo 18 è superato nei fatti. Ma la sinistra interna dice no alla cancellazione ed è pronta alla battaglia parlamentare. Sul piede di guerra anche la Cgil. Il segretario Camusso non esclude lo sciopero e definisce  la riforma dell’articolo 18 uno scalpo da portare ai falchi delle politiche liberiste in Europa. Mentre per il leader Cisl Bonanni il contratto a tutele crescenti va bene ma solo a condizione che serva ad eliminare tutte le forme di lavoro truffa, come le false partite iva.








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