2014-09-12 08:06:00

Mosca reagisce alle nuove sanzioni Ue: “Minano il processo di pace”


 
Mosca reagisce duramente alla decisione dell’Unione Europea e Usa di rafforzare le sanzioni contro la Russia per via della guerra in Ucraina, promettendo ritorsioni su beni d’importazione. E mentre la Polonia denuncia già una riduzione del flusso di gas, Kiev annuncia la costruzione di una barriera fortificata lungo il confine con la Russia. Il servizio di Marco Guerra:
  


“l'Ue ha di fatto operato scelte contrarie a una soluzione pacifica della crisi ucraina e la  risposta di Mosca sarà commensurabile”. Così il ministro degli esteri russo Lavrov, davanti alla decisione di Bruxelles di inasprire le sanzioni contro la Russia. Una decisione che ha trovato il pieno appoggio anche dalla sponda americana, con Obama che ha annunciato nuove misure “in risposta alle azioni illegali in Ucraina”. Secondo il presidente Usa, infatti, “non ci sono ancora prove che la Russia abbia messo fine ai suoi sforzi per destabilizzare l'Ucraina”.   Ma l’inasprimento delle sanzioni potrebbe costare molto caro all’Europa, che già sta subendo un duro blocco delle esportazioni agroalimentari verso la Russia. Le nuove ritorsioni del Cremlino potrebbero ora riguardare le automobili, e la Polonia già denuncia una riduzione del flusso di gas dalla Russia, anche se Gasprom garantisce sulla regolarità del servizio. Intanto sul terreno sembra reggere il cessate il fuoco, mentre continuano ad emergere indiscrezioni circa la presenza di soldati russi sul territorio ucraino.  E Kiev corre ai ripari annunciando la costruzione di una barriera fatta di muri, fossati e mine anticarro lungo il confine con la Russia.
 








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