La Casa Bianca ha l’autorità di intervenire contro l’Is senza l’autorizzazione del Congresso. E’ la posizione espressa dal presidente statunitense Barak Obama nel delineare la nuova offensiva contro i miliziani jihadisti in Siria e Iraq. Intanto cresce l'allerta terrorismo in occidente, anche l'Italia nel mirino dei jihadisti. Elvira Ragosta:
L’annuncio dell’intervento statunitense in Siria e Iraq è atteso per questa notte a Whasington, in un discorso del presidente Obama, che in giornata potrebbe ottenere anche l’adesione alla coalizione internazionale di alcuni Paesi membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo, riuniti a Gedda con il segretario di Satato Jhon Kerry. Intanto, sul terreno iracheno continuano i combattimenti, con decine di vittime giornaliere, e la circolazione di video shok: ieri un gruppo di sciiti iracheni, attivi contro l’Is, ha pubblicato un video con le teste mozzate di rivali uccisi nelle battaglie di Amerli. E in tutto l’Occidente cresce la preoccupazione di attentati jihadisti e aumentano le misure di sicurezza. Allerta anche l’Italia, obiettivo non secondario dell’Is, ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano un’informativa alla Camera. E mentre l’Occidente definisce coalizione e strategia anti terrorismo, è anche alla politica interna irachena che si guarda con speranza. Il nuovo governo di al Abadi, incassata la fiducia del Parlamento, dovrà fin da subito lavorare alla coesione politica e sociale con la collaborazione delle diverse realtà etniche e religiose irachene.
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