2014-09-10 11:17:00

Algeria: nuove indagini sui 7 monaci di Tibhirine uccisi nel '96


A 18 anni dalla morte dei 7 monaci francesi di Tibhirine, in Algeria, il magistrato francese Marc Trévidic è stato autorizzato, in seguito ad una rogatoria internazionale indirizzata alle autorità algerine, a raggiungere il nord Africa per interrogare 22 testimoni ed assistere all’autopsia dei crani dei religiosi trappisti i cui corpi non sono mai stati ritrovati.

Il giudice esperto di antiterrorismo sarà ad Algeri il 12 e 13 ottobre per proseguire le sue indagini sull’uccisione di Christian de Chergé, Luc Dochier, Christophe Lebreton, Michel Fleury, Bruno Lemarchand, Célestin Ringeard, Paul Fravre-Miville rapiti nella notte tra il 26 e il 27 marzo del 1996 da un commando di una ventina di uomini armati che irruppero nel monastero di Notre-Dame dell’Atlante dell’ordine dei cistercensi della stretta osservanza, a Tibhirine. A rivendicare il sequestro, un mese dopo, fu il Gruppo Islamico Armato che per il rilascio dei 7 religiosi propose alla Francia uno scambio di prigionieri. Le trattative non si conclusero e il 21 maggio i terroristi annunciarono l’uccisione dei monaci le cui teste furono ritrovate 9 giorni dopo.

Le circostanze della morte dei monaci francesi - avvenuta durante la sanguinosa guerra civile algerina – non sono ancora venute alla luce ed oltre alla versione ufficiale che addossa tutte le responsabilità ai fondamentalisti islamici, sono state proposte diverse teorie. Le analisi che verranno effettuate sui crani dovrebbero permettere di stabilire se i 7 trappisti siano stati decapitati prima o dopo il loro assassinio, e ciò al fine di avvalorare la versione ufficiale algerina – l’esecuzione da parte dei rapitori – o di sviluppare l’ipotesi che vedrebbe in gioco anche l’esercito algerino. (T.C.)








All the contents on this site are copyrighted ©.