2014-09-06 14:32:00

Gli italiani e la Bibbia. Chi la legge davvero?


E' riconosciuto non solo dai credenti, non solo dai praticanti, ma da tutti, come il Libro della civiltà occidentale. Fra i non credenti circa tre su quattro ne possiedono una copia e tra loro due su dieci dicono di averlo letto. La stessa misura di quanti, tra i praticanti, dichiarano di non aver mai letto la Bibbia. Insomma, tutti ce l'hanno e vorrebbero che si studiasse di più, ma di fatto il testo sacro è molto ignorato. Demos & Pi - EDB, in occasione dei quarant'anni della Bibbia di Gerusalemme, ha realizzato una indagine demoscopica su un campione di 1560 intervistati dal 19 al 23 maggio 2014, presentata al Festivaletteratura di Mantova. Con noi Ilvo Diamanti, curatore dell'introduzione (la postfazione è del priore Enzo Bianchi), sociologo ed editorialista di Repubblica

Secondo questa indagine, la media degli italiani, in rapporto all'uso che fanno della Bibbia, arriva appena alla sufficienza, tenuto anche conto che si tratta di un testo che presupponte la mediazione di qualcuno capace di condurre nei significati non letterali e che in sostanza la Bibbia è da sempre un audiolibro per eccellenza, a cui ci si avvicina grazie alla cultura orale. L'auspicio è che la sua presenza diventi più forte nelle scuole e che dunque sia sempre più diffusa negli ambienti laici e aconfessionali. Perché - come afferma Bianchi - essa "è un libro plurale, composito, insegna il dialogo come strumento di convivenza e di costruzione comune di un senso". 

 








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