2014-09-06 20:11:00

Alla Mostra del cinema di Venezia assegnati i premi cattolici


Al Festival del cinema di Venezia sono stati consegnati, nello spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo, i premi collaterali cattolici e quello nato per promuovere il dialogo interreligioso. Assegnati anche il Premio della Settimana della Critica e quello delle Giornate degli Autori. Scelte estremamente meditate che hanno segnalato alcuni film di grande spessore narrativo e di impegno civile e morale. Il servizio, da Venezia, di Luca Pellegrini:

La giuria cattolica del Premio SIGNIS e quella di Interfilm, nato per promuovere il dialogo interreligioso, concordano nel riconoscere “Loin des hommes” del regista David Oelhoffen, con un intenso Viggo Mortensen protagonista, il miglior film del Concorso. “Prendendo le mosse da un racconto di Albert Camus ambientato in Algeria nel 1954 - recita la motivazione del SIGNIS - il film descrive la fuga di due uomini, un europeo e un arabo, molto diversi tra loro. I due sperimentano profondi valori umani quali la fraternità, l’umiltà, il coraggio e il rispetto. Il film aiuta a comprendere l’importanza della formazione e del dialogo fra religioni e culture». La Giuria del Premio “Civitas Vitae - Rendere la longevità risorsa di coesione sociale”, presieduta dalla scrittrice Antonia Arslan, ha individuato in “Dancing with Maria”, presentato dalla Settimana della Critica, “un film che ci fa incontrare Maria Fux, 90enne pioniera della danza terapia, e ce ne fa innamorare. Nella sua sala prove di Buenos Aires, Maria accoglie tutti, sani e malati, uomini e donne, e anche noi spettatori: la danza non ha età, la cura nemmeno, la felicità è possibile, in punta di piedi. Anche la storia di Maria è una concreta dimostrazione che la longevità può essere una risorsa”. Il Premio intitolato al gesuita Padre Nazareno Taddei è andato, invece, a “Birdman” di Alejandro Iñárritu, “un film che pur nel rischio di confondere i piani della vita reale con quella virtuale, non impedisce che si possa ritrovare l'autentico senso del vivere attraverso la riscoperta dei valori e dei sentimenti primari come l'amore”.

Il Premio Raro Video della Settimana della Critica è stato assegnato dal pubblico all’intenso film serbo “No one’s child – Il figlio di nessuno”, toccante storia, realmente accaduta, di un bambino che, ritrovato nei boschi allo stato quasi animale nella Jugoslavia degli anni ’80 e rieducato a Belgrado, in quei medesimi boschi della Bosnia si trova a combattere dieci anni dopo allo scoppio della guerra, con tragiche conseguenze. Infine, la Giuria del Premio delle Giornate degli Autori ha assegnato il suo riconoscimento a “Ritorno a L’Avana” di Laurent Cantet, perché capace “con un luogo e un tempo delimitato, di realizzare un racconto emotivo e complesso su come affrontare i segreti del passato”.








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