Ennesima giornata di tensione alle stelle in Ucraina orientale. 7 centri abitati nei pressi della frontiera russa sono stati occupati dai separatisti. Kiev chiede aiuti concreti alla Nato in previsione del vertice dell’Alleanza Atlantica la prossima settimana in Galles. Giuseppe D’amato:
Sul mare di Azov, vicino al confine russo, si combatte aspramente. L’apertura di
un secondo fronte è sempre più probabile. Mosca nega qualsiasi coinvolgimento, ma
Kiev sostiene che forze separatiste, appoggiate da unità corazzate russe, hanno occupato
sette località a nord di Novazovsk. Scontri altrettanto pesanti sono segnalati intorno
alle tre città circondate, ancora in mano ai filo-russi. A Donetsk tre civili sono
morti per il colpo di un mortaio. Per la cancelliera tedesca Merkel il problema principale
da risolvere nella crisi è fermare il flusso di armi russe e forze fresche ai separatisti.
L’Ucraina chiederà alla Nato un “aiuto concreto” in occasione del summit dell’Alleanza
la prossima settimana in Galles, dove potrebbe essere decisa la creazione di una “unità
di reazione rapida”. La Polonia propende invece per “due brigate” numerose da dislocare
sul suo territorio. In Russia il Comitato della madri dei soldati ha stilato un elenco
di 400 militari federali “morti o feriti in circostanze sconosciute”.
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