2014-08-25 06:39:00

Orissa, Giornata della memoria per le vittime dei pogrom contro i cristiani


Si celebra oggi nello Stato dell’Orissa, in India, una speciale Giornata della memoria per ricordare le centinaia di vittime delle persecuzioni anticristiane avvenute nel 2007 e nel 2008. Diverse le iniziative in programma, tra cui veglie di preghiera e manifestazioni pubbliche. Non dimenticare quell’orrore significa anche invocare giustizia. E’ quanto sottolinea, al microfono di Amedeo Lomonaco, padre Bernardo Cervellera, direttore di AsiaNews:

R. - È molto importante ricordarlo perché tante vittime non hanno ancora ricevuto giustizia e perché tanta gente, che invece si è resa colpevole di questi crimini, non è stata nemmeno perseguita.

D. - Ricordare quanto avvenuto in Orissa significa, dunque, non dimenticare una storia di profonda sofferenza, di profonda ingiustizia ….

R. - Quanto è avvenuto in Orissa è una cosa terribile, perché ci sono state centinaia di morti, centinaia di chiese distrutte, migliaia di villaggi azzerati, decine di migliaia di profughi cristiani, cattolici e protestanti. E questo perché? Perché hanno attributo a dei cristiani l’uccisione di Swami Lakshmanananda. Si scoprì in seguito che ad ucciderlo erano stati dei maoisti. Però questo ha portato ad un pogrom terribile contro i cristiani ed anche contro le istituzioni dei cristiani: ospedali, lebbrosari, centri sociali, cooperative etc … Tutto questo per azzerare il contributo dei cristiani allo sviluppo dell’India.

D. - Nonostante questo il contributo dei cristiani in India continua ad essere importante …

R. - Il contributo è forte. Questo perché i cristiani hanno una grande capacità culturale, di dialogo, di incontro. E quindi soprattutto per i fuori casta, è una possibilità, una rivoluzione molto importante per la loro vita, perché diventano dei “soggetti” del loro sviluppo. Invece, nel mondo delle caste, questi sono condannati a rimanere schiacciati per tutta la vita ed anche per le vite seguenti.

D. - Il nuovo corso politico in India e l’ascesa del partito nazionalista indù destano preoccupazione…

R. - Bisogna fare attenzione perché sempre in più Stati dell’India ci sono gruppi di attivisti - fondamentalisti indù - che fanno violenza ad istituzioni cristiane, contro chiese, scuole etc … C’è la possibilità che con l’ascesa del governo Modi, quindi del Bharatiya Janata Party (Bjp), questi gruppi, che sono dei militanti armati indù, possano avere anche una copertura.








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