2014-08-19 14:05:00

Gaza, si tratta per tregua duratura. P. Faltas: nessuno vuole la guerra


Si continua a trattare al Cairo, sotto la mediazione egiziana e dell’Autorità palestinese, tra la delegazioni d’Israele e di Hamas, mentre Gaza è in corso l’estensione di 24 ore della tregua, che scadrà nuovamente alle 24 di oggi, ora locale. Molti gli ostacoli che impediscono una tregua duratura e le reciproche accuse di minare i colloqui. Il servizio di Marco Guerra:

Non si è registrato finora alcun progresso significativo nei negoziati indiretti al Cairo tra israeliani e palestinesi, impegnati nel raggiungere un accordo per un cessate-il- fuoco stabile nella Striscia di Gaza. È quanto emerge da più fonti, mentre Hamas accusa Israele di far fallire le trattative mostrando una netta intransigenza su ogni richiesta palestinese. Ma secondo la Stampa israeliana, i vertici dello Stato ebraico stanno mediando una tregua con gli Usa, che prevede una graduale rimozione del bocco a Gaza e una demilitarizzazione della Striscia. Le stesse fonti affermano che il segretario di Stato americano, John Kerry, arriverà la prossima settimana in Israele per dare prova del sostegno di Washington al premier Netanyahu. Sempre secondo i media dello Stato ebraico, sarebbe stato sventato un piano eversivo di Hamas in Cisgiordania volto far cadere l’Autorità nazionale palestinese. Intanto, la corsa contro il tempo per evitare una nuova fiammata del conflitto è accompagnata da una forte pressione dei due popoli per un periodo di pace duratura, come spiega ai nostri microfoni padre Ibrahim Faltas, della Custodia di Terra Santa:

R. - Stanno lavorando e tutti hanno l’intenzione di uscire da questi colloqui con una tregua lunga e non per 24 ore, come stanno dicendo. Ci sono delle difficoltà, ma non penso che le due parti vogliano tornare alla guerra e ai quei giorni terribili… Penso che l’Egitto stia facendo un buon lavoro al riguardo e penso anche che debbano accettare l’iniziativa egiziana. Io sono fiducioso che arriveranno a un accordo questa volta, perché ora c’è anche la pressione del popolo, del popolo israeliano e del popolo palestinese, che non vuole ritornare un’altra volta alla guerra. Non possono arrivare a una soluzione di tutti i problemi, ma piano piano possono però arrivare ad un accordo… L’Egitto capisce molto bene la situazione e sta rimandando questi problemi che al momento non si possono risolvere, ma vuole arrivare a un accordo che non faccia tornare mai più alla guerra! Qualche giorno fa, abbiamo visto anche la manifestazione forte in Israele per chiedere la pace e penso che anche dalla parte palestinese gli abitanti di Gaza e della Cisgiordania non vogliono tornare alla guerra.








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