2014-08-18 19:55:00

In Iraq nuovi raid Usa vicino alla diga di Mosul


In Iraq del nord continua la controffensiva delle forze curde contro l’avanzata delle milizie dello Stato islamico, che hanno sferrato anche un attacco mediatico, diffondendo un video in cui si vede una testa decapitata. Immagini macabre insieme alle quali i jihadisti minacciano di colpire gli Stati Uniti ovunque nel mondo se continueranno i raid contro i propri miliziani. Dalla sua, il presidente Obama rilancia la strategia adottata contro lo Stato islamico, ma esorta il neopremier iracheno al Abadi a varare in tempi brevi un governo di unità nazionale. Il servizio di Davide Maggiore:

L’operazione per riprendere il controllo della diga di Mosul, per quanto “difficile” è ormai “praticamente completata”: lo ha spiegato il governo regionale curdo, smentendo l’informazione diffusa su Twitter da un account legato al cosiddetto califfato, per cui i jihadisti controllerebbero ancora l’impianto. Secondo fonti locali, l’avanzata continua e ha come obiettivo la stessa Mosul: i peshmerga, sempre sostenuti dall’aviazione statunitense, sarebbero ormai a Wanna, 25 chilometri a sud della diga. L’offensiva è però rallentata dalle mine lasciate dai jihadisti sul terreno e negli edifici. I successi militari dei curdi hanno riflessi anche politici: una loro delegazione dovrebbe prendere parte ai colloqui per la formazione del nuovo governo. Sul fronte internazionale, il premier britannico Cameron ha chiarito che non invierà truppe sul campo, confermando però la fornitura di aiuti militari ai curdi. Dello stesso tema si discute in Italia: le commissioni Esteri e Difesa delle Camere sono convocate per mercoledì alle 12.30. Per il governo parleranno i ministri Mogherini e Pinotti, e i primi invii di materiale bellico potrebbero avvenire già in settimana.

 








All the contents on this site are copyrighted ©.