2014-08-15 11:08:00

Cristiani forza di rinnovamento, così il Papa nella Messa a Daejeon


Nella Solennità dell’Assunzione, seconda giornata della sua visita in Corea, Papa Francesco ha presieduto la Messa nello stadio di Daejon, invocando la protezione di Maria e pregando affinché i cristiani possano essere una forza generosa di rinnovamento spirituale. Accolto da migliaia di fedeli, ha incontrato i familiari delle vittime del naufragio del traghetto di Sewol. Il servizio del nostro inviato Davide Dionisi:

150 chilometri in treno per raggiungere Daejeon, dove nel catino del World Cup Stadium ad attenderlo c’erano cinquantamila fedeli. Papa Francesco sorprende ancora, rompendo il protocollo che prevedeva il trasferimento in elicottero nella quinta città più grande del Paese. Il secondo giorno del Pontefice in terra asiatica, Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria e Festa Nazionale della Liberazione della Repubblica di Corea, è iniziato così, con il consueto bagno di folla che lo ha accolto con una ola e con un inatteso coro in lingua italiana:

“Viva il Papa! Viva il Papa!...”

Durante l’omelia, il Pontefice ha invocato la protezione di Maria, Madre della Chiesa in Corea, e pregato affinché i cristiani della nazione possano essere una forza generosa di rinnovamento spirituale in ogni ambito della società:

“Combattano il fascino di un materialismo che soffoca gli autentici valori spirituali e culturali e lo spirito di sfrenata competizione che genera egoismo e conflitti. Respingano inoltre modelli economici disumani che creano nuove forme di povertà ed emarginano i lavoratori, e la cultura della morte che svaluta l’immagine di Dio, il Dio della vita, e viola la dignità di ogni uomo, donna e bambino”.

Poi l’appello ad una rinnovata conversione alla Parola di Dio, un’intensa sollecitudine per i poveri, i bisognosi e i deboli  e l’invito a guardare a Maria, Madre della speranza:

“Questa speranza, cari fratelli e sorelle, la speranza offerta dal Vangelo, è l’antidoto contro lo spirito di disperazione che sembra crescere come un cancro in mezzo alla società che è esteriormente ricca, ma tuttavia spesso sperimenta interiore amarezza e vuoto. A quanti nostri giovani tale disperazione ha fatto pagare il suo tributo! Possano i giovani che sono attorno a noi in questi giorni con la loro gioia e la loro fiducia, non essere mai derubati della loro speranza!”.

Commosso il discorso di benvenuto del vescovo di Daejeon, mons. Lazzaro You Heung-sik, che ha ricordato al Papa il percorso compiuto dai fedeli della sua diocesi che li ha portati a questo appuntamento: “Abbiamo recitato il Santo Rosario per Lei più di 15 milioni di volte, celebrato la Messa secondo le sue intenzioni più di 2 milioni di volte. Le promettiamo di continuare a pregare incessantemente per Lei” ha detto il presule.

Durante l’Angelus Papa Francesco ha affidato alla Madonna ha affidato le vittime di Sewol e i loro familiari:

“May the Lord welcome the dead into his peace…
Il Signore accolga i defunti nella sua pace, consoli coloro che piangono, e continui a sostenere quanti così generosamente sono venuti in aiuto dei loro fratelli e sorelle. Questo tragico evento, che ha unito tutti i Coreani nel dolore, confermi il loro impegno a collaborare insieme, solidali, per il bene comune”.

Tra i presenti, un gruppo di dieci persone, tra cui alcuni superstiti, che il Papa ha incontrato prima della Messa. Con loro, uno dei genitori dei ragazzi tragicamente scomparsi che ha compiuto un pellegrinaggio di 900 chilometri portando con sé una croce e che ha chiesto al Pontefice di essere battezzato. Il Santo Padre ha acconsentito e celebrerà la funzione domani mattina in nunziatura. Ancora un segno del suo grande cuore.








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